Il Tabellino

ITALIA - SCOZIA 27-3

ITALIA: Furlan, Sillari, Cioffi (10' st Cipolla), Zangirolami, Magatti, Rigoni, S. Stefan, Gaudino, Giordano, Este, Pantarotto, Ruzza, Gai (1' st Coulibaly), Bettoni, Cucchiella (35' st Nespoli). All. Di Giandomenico.

SCOZIA: Inglis, Sloan, Steven, Neary, Johnston, Martin, Grieve, Cook, Forsberg, O'Donnell, Wassell, McCormack, Balmer, Skeldon, Lockhart.

PUNTI: 14' mt Cioffi (I), 20' cp Martin (S), 28' cp Rigoni (I), 35' mt Cioffi tr Rigoni (I), 67' mt Magatti (I), 40' mt Magatti tr Rigoni (I)

In cuor suo se lo aspettava, se non proprio dal primo minuto almeno a partita in corsa. Da quando il ct Di Giandomenico, scherzando, le aveva detto che avrebbe giocato "ala, forse terza ala". Ed in effetti è stato così. Federica Cipolla, mediano d'apertura ternana dell'Umbria Rugby Ragazze, è entrata nel secondo tempo del Test Match tra Italia e Scozia giocato domenica ad Avezzano, e vinto dalle Azzurre per 27-3, conquistando il primo "Cap" in Nazionale ed entrando anche nell'azione che porterà alla prima delle due mete di Maria Magatti nel secondo tempo.

Le Azzurre hanno dominato l'avversario lasciando alla Scozia solo le briciole. Due mete di Maria Grazia Cioffi nel primo tempo, con una trasformazione e un piazzato di Beatrice Rigoni. In mezzo gli unici punti segnati dalle Highlanders, con il piede di Martin dalla piazzola. Nel secondo tempo le due mete della Magatti e un'altra trasformazione della Rigoni per un perentorio 27-3 finale. Al 50' l'ingresso in campo di Federica con la maglia numero 23: "Ero concentrata, ma allo stesso tempo piangevo per la tensione. Sono entrata emozionatissima, avevo i brividi. Sono contenta di non aver fatto errori e di aver potuto giocare a fianco delle altre" racconta.

Al 67' il passaggio che porta alla meta l'ala del Monza: "Ero all'ala sinistra, in quel momento l'ala chiusa. Mi sono spostata correndo verso destra per fare superiorità numerica. Si è formata una ruck più o meno a metà campo poco prima dei loro 22 metri, c'erano il primo centro a ricevere il pallone e l'estremo con l'ala a destra. Mi sono inserita tra centro ed estremo, ho ricevuto l'ovale e ho corso fino a un secondo prima che una scozzese mi venisse addosso per placcarmi, ho passato il pallone all'altezza alla Furlan che ha attaccato il loro estremo giocando un due contro uno con la Magatti che è andata in meta".

Per il coach Di Giandomenico una partita che ha dato spunti positivi e indicazioni su cui lavorare in vista del Sei Nazioni 2015. "Nella prima parte della partita abbiamo fatto qualche errore nella gestione del pallone. Dovremo lavorare anche sui falli nel placcaggio: nel Sei Nazioni non possiamo concederne molti. Abbiamo mostrato una grande tenacia e un buon gioco, fattori positivi che devono mostrare continuità. Il mio obiettivo è quello di essere più veloci e più precisi per essere sempre competitivi a livello internazionale".


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