La prova Tv per scagionare il Sangemini? Sulla base delle immagini girate dalle telecamere di Sporterni.it, la società ternana ha inoltrato ricorso in Federazione contro le condanne inflitte dal Giudice sportivo, chiedendo di annullare la sconfitta a tavolino per 0-3 contro l'Alviano e di ripetere la partita. Chiesto anche di annullare la multa di 450 euro e ridurre i tre anni di squalifica (fino al 31/12/2017) inflitti ad un suo tesserato Diego Mancini.

SANGEMINI-ALVIANO, IL VIDEO DEI MINUTI FINALI

LE SQUALIFICHE DEL GIUDICE SPORTIVO

C'è da sottolineare, tuttavia, che mentre nei tornei professionistici le riprese video sono probanti (cioè costituiscono prova nel caso di una squalifica o di un ricorso), nei tornei del calcio dilettantistico tali immagini non hanno lo stesso peso. Comunque, il video di Sporterni.it è stato, come da richiesta del Sangemini, preso in considerazione dal Giudice sportivo e già i prossimi giorni potrebbero esserci novità importanti.

I FATTI
I fatti sono ben noti e riguardano i minuti finali del match del girone D di Seconda categoria tra Sangemini e Alviano giocato sabato 24 gennaio. Le due squadre sono sul risultato di 2-2 quando un fallo a centrocampo scatena un breve parapiglia che si consuma in pochi secondi senza troppe conseguenze.

L'arbitro della gara, il signor Burlacu di Terni, decide di espellere due giocatori del Sangemini scatenando veementi proteste. Il direttore di gara viene così incalzato dai giocatori locali e sembra anche ricevere anche un calcio. Dopo questo episodio fischia la fine anticipata del match. Pochi giorni dopo, sulla base del referto arbitrale, viene inflitta al Sangemini la sconfitta a tavolino, la multa e pesanti squalifiche, tra cui, appunto, quella di tre anni.

PERCHE' IL RICORSO
A quanto pare, stando ad alcune indiscrezioni, secondo i dirigenti del Sangemini (che hanno portato le immagini di Sporterni.it a sostegno della loro tesi) sarebbe stato un tesserato dell'Alviano a innescare con la sua reazione il parapiglia finale. Inoltre, sempre secondo i dirigenti del Sangemini, l'arbitro era fisicamente in grado di continuare a dirigere la partita, in quanto non è stato colpito in maniera violenta e se non ha proseguito è stato solo perchè aveva perso il controllo della gara.