La Ternana formato trasferta non tradisce. Zeppa di assenze, con la sconfitta casalinga con il Latina sul groppone e i pontini appena due punti sotto dopo la vittoria di rigore al 91' col Trapani (a qualcuno i rigori li danni anche se non nettissimi) i rossoverdi fermano la rincorsa verso il secondo posto dell'Avellino.

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I Lupi avevano l'occasione di superare in un colpo solo Vicenza e Bologna per assestarsi alle spalle del Carpi. Il rigore, pure questo non nettissimo anche se ci poteva stare, se lo prende l'Avellino e il suo bomber Castaldo che con il 15° centro stagionale (su 29 gol totali della sua squadra) lancia i biancoverdi al secondo posto solitario a metà primo tempo. Fino a lì la Ternana aveva tenuto bene il campo con il solito mobilissimo Ceravolo a tenere in ansia la difesa locale e dietro il rientrante Bastrini a dare solidità e sicurezza a un reparto dove i giovani Popescu e Valjent non hanno mai sbagliato nulla. Chi sbaglia è invece Crecco che si fa prendere sul tempo da Almici, lo tocca quel tanto che basta da indurre Pezzuto a concedere il penalty che porta in vantaggio l'Avellino. Ma l'attaccante da dieci e lode ce l'ha pure la Ternana, ed ecco che 10 minuti dopo Felipe Avenatti sale in cielo sulla punizione di Viola e stacca lì dove D'Angelo (il nome non lo aiuta) non può arrivare. Gomis resta fermo e l'unica cosa che può fare è alzare il braccio d'istinto per invocare un fuorigioco che non c'è.

La ripresa si apre con un fallo di mano netto di Bittante appostato sul secondo palo dopo una punizione di Viola ma il gioco prosegue. L'Avellino preme ma comincia a essere stanco. La velocità di Ceravolo può essere letale al 59' sul lancio di Viola quando va all'uno contro uno ma Gomis è attento sul tiro. L'occasione per i padroni di casa arriva al 62' quando l'ex Zito colpisce di testa da due passi e Brignoli compie il miracolo, poi Zito raccoglie e coglie in pieno il palo. La Ternana non sta a guardare e con Avenatti e Ceravolo cerca di alleggerire la pressione. A dominare il centrocampo è capitan Gavazzi, che raccoglie con grande dignità la fascia di Fazio, onnipresente, inesauribile, intelligente tatticamente e devastante fisicamente. Buona anche la prova di Viola le cui geometrie sono servite eccome e pure in fase di contrasto non ha mai tolto il piede.

L'Avellino avrebbe il match point all'82' ma la girata (splendida) di Castaldo che mette alle spalle di Brignoli viene vanificata da un fuorigioco che forse non c'è. Nessuno a Terni si sentirà complice di un'ingiustizia ai danni altrui per questo episodio, visto il trattamento generale riservato dagli arbitri nel corso del campionato. Pezzuto comunque nel complesso arbitra bene (mano di Bittante a parte, ma ormai ci abbiamo fatto il callo). Ultima menzione per Brignoli che è stato sempre impeccabile, anche nei caldi minuti finali durante le classiche mischie della disperazione. E per Popescu, indomito e gladiatorio anche con la mascherina protettiva.

La Ternana mette in cascina un punticino prezioso, ma martedì al Liberati sarà assolutamente necessario non commettere passi falsi contro la Virtus Entella che oggi ne ha presi 5 in casa dal Pescara. Non si tratta di prova di maturità. Si tratta, con la Ternana tornata nella metà destra della classifica, del minimo indispensabile da fare per raggiungere la quota salvezza.

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