La Ternana in formazione rimaneggiata e con una difesa assolutamente inedita si presenta a Catania aggressiva e compatta.

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Gli etnei faticano a prendere il pallino del gioco. Protesta Maniero per una presunta trattenuta in area al 24' ma al 32' manovra avvolgente dei rossoverdi che portano al tiro da posizione pericolosa di Viola, con una deviazione della difesa che evita guai peggiori. L'occasione più ghiotta al 36': Maniero dentro per Calaiò che dribbla Brignoli ma si allarga troppo e Valjent può liberare sul tentativo di tiro. Immediata la risposta rossoverde con Avenatti che di testa fa la barbo al palo. Posizione dalla mattonella di Viola al 42' che non inquadra lo specchio e proprio mentre la testa è già all'intervallo la zampata di Maniero che arriva sul cross di Rosina e la mette sul palo lontano dove Brignoli non può arrivare.

La ripresa comincia con la Ternana all'attacco. Nei primi 20 minuti la squadra rossoverde è costantemente nella metà campo avversaria, ma la pressione non si concretizza in chiare occasioni da gol. Un colpo di testa di Vitale e un tiro alto di Gavazzi sono le uniche conclusioni. Poi Marcolin fa entrare Castro che uccide la partita. Sul primo squillo al 68' è reattivo Brignoli. Ma al 76' scappa via a Janse in velocità e trafigge il portiere con un beffardo scavetto. Palumbo che aveva preso il posto di Eramo e Falletti che era entrato per Viola sono gli ultimi ad arrendersi ma in contropiede il solito Castro manda in porta Mazzetta che se l'allunga troppo e spreca il gol del 3-0.

La Ternana esce dal Massimino sconfitta ma consapevole di avere le carte in regola per potersi salvare. Non va dimenticato che il Catania è alla quinta vittoria consecutiva e la Ternana arrivava con una difesa letteralmente da inventare.

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