Restano ai domiciliari i quattro arrestati nell'ambito dell'inchiesta sull'impianto di trattamento dei rifiuti di Casale Bussi.

Tra loro anche Francesco Zadotti, presidente della Ternana e responsabile amministrativo della Ecologia Viterbo srl, società che gestiva l'impianto. Restano ai domiciliari anche Daniele Narcini, responsabile dell'impianto; Massimiliano Sacchetti, direttore tecnico della discarica gestita da Ecologia Viterbo; Massimo Rizzo, responsabile della pesa di Casale Bussi. Lo riporta il sito viterbonews24.it.

Il Gip Salvatore Fanti ha quindi rigettato le richieste di scarcerazione presentate dai difensori degli indagati tra cui l'avvocato Nicola Madia, difensore di Zadotti. Anche il Pm Massimiliano Siddi ha espresso parere contrario alla revoca della misura cautelare. I quattro sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla frode in pubbliche forniture e truffa. Secondo la Procura della Repubblica, oltre a non aver mai fatto funzionare l'impianto per tutto il 2012, negli anni successivi avrebbero prodotto combustibile da rifiuti (Cdr) di scarsa qualità pur incassando dalle Regione Lazio le tariffe previste dal contratto per ogni tonnellata di Cdr.

A questo punto sembra davvero improrogabile per la Ternana Calcio convocare al più presto il CdA e procedere alla nomina di un nuovo presidente che possa mettere la firma sull'iscrizione al campionato da presentare a fine giugno e sui contratti del nuovo allenatore nonchè dei giocatori. Con Zadotti praticamente ormai fuori gioco, sarà Cozzella in prima persona ad occuparsi dell'aspetto tecnico riferendo direttamente alla proprietà.