Due eccellenti medaglie d’argento e tanti ottimi piazzamenti. E’ questo il risultato della trasferta napoletana per i ragazzi del Canottaggio che, lo scorso fine settimana, si sono cimentati nelle acque del lago Patria, a Napoli, dove sono stati assegnati i primi Titoli Tricolori della stagione. In acqua oltre 800 atleti in rappresentanza di 89 società provenienti da ogni parte d'Italia. I risultati ottenuti dal CLT confermano ancora una volta la qualità e il livello raggiunti dal remo ternano.

Cecilia Bellati è arrivata seconda nel Singolo Femminile Under 23, superata solo da Sara Magnaghi, Vicecampionessa del Mondo nella specialità lo scorso anno mentre il secondo argento è stato conquistato da Michele Mazzarini, che ha chiuso la sua fatica alle spalle di Francesco Pegoraro, anche lui medagliato ai Campionati del Mondo Under 23 del 2014.

La compagine ternana ha portato altri due equipaggi in finale, entrambi nel settore under 23 femminile, che hanno chiuso al quarto posto sia nella specialità del Doppio Pesi Leggeri con Federica Pala e Martina Di Giuli, sia nel Quattro di Coppia, con Cecilia Bellati, Rebecca Fontani, Federica Pala e Martina Di Giuli.

In semifinale si è invece fermata la corsa di Andrea Bolognini nel Singolo Pesi Leggeri Under 23, quarto in quella che è stata una sorta di finale anticipata con tutti gli atleti più forti (tranne Pegoraro) nella stessa serie, e quella di Matteo Tonelli nel Singolo Ragazzi, bravo comunque a superare le qualificazioni nonostante sia al primo anno della categoria. In questa specialità, infine, è stato eliminato in batteria Andrea Cardinali, anche lui esordiente nella categoria.

Purtroppo la giornata di domenica ha riservato per il CLT, oltre alle note liete dei risultati sportivi, anche la brutta sorpresa di trovare svaligiato uno dei due pulmini, con i ladri che hanno fatto razzia di tutto quanto c’era al suo interno. Tanta la rabbia per l’accaduto, che ha riguardato molte società, con i balordi che hanno agito indisturbati in pieno giorno.

E’ chiaro che eventi sportivi di alto livello non possono essere assegnati in luoghi dove non solo mancano adeguate aree di parcheggio, con le conseguenza che ciò ha poi avuto, oppure un minimo di zone dove potersi riparare dal sole, ma anche e soprattutto luoghi dove gli atleti non hanno avuto la possibilità di fare una doccia e dove è stato impossibile, date le caratteristiche del campo di gara, disputare le regate con le classiche otto corsie, ma si è dovuto limitarle a sei.