Il Gip del Tribunale di Catania, Fabio Di Giacomo, ha revocato gli arresti domiciliari all'ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, e all'ex amministratore delegato del club etneo, Pablo Cosentino, principali indagati nell'inchiesta "I Treni del Gol" ritenendo attenuate le esigenze cautelari dopo le loro dimissioni dai rispettivi incarichi.

Obbligo di firma 4 giorni a settimana in un ufficio della polizia di Stato e il divieto di espatrio per entrambi a cui, per questo motivo, sono stati ritirati i passaporti. Al cospetto del Gip - riporta il sito si24.it - Pulvirenti aveva ammesso di aver comprato 5 partite dello scorso torneo cadetto mentre Cosentino si era detto estraneo alla vicenda. "Il quadro indiziario" realizzato dalle indagini della polizia di Stato, anche alla luce degli interrogatori di garanzia, riferisce il Gip, deve "ritenersi rafforzato a differenza delle esigenze cautelari" che appaiono "indubbiamente ridimensionate". Restano invece "immutate" per altri quattro indagati.

Il Gip ha ritenuto attenuate le esigenze cautelari per Pulvirenti e Cosentino dato che è da ritenere "cessato il rapporto associativo" e la reiterazione del reato. Per entrambi, però, il Giudice ritiene "sussistere il pericolo concreto e attuale di fuga". Per questo gli ha ritirato i passaporti e imposto il divieto di espatrio e l'obbligo di presentarsi alla polizia di Stato la mattina di lunedì, mercoledì e venerdì, ma anche la sera del sabato.

Pulvirenti, scrive si24.it riportando le parole del Gip, ha ammesso di avere pagato 100.000 euro ciascuno per le partite vinte con Varese e Trapani, e 50.000 euro ciascuno per ottenere il successo su Latina e Ternana. L'allora presidente del Catania, rileva il Giudice per le indagini preliminari, "nonostante i dubbi avrebbe continuato i pagamenti per il timore che i personaggi coinvolti nella vicenda potessero utilizzare il medesimo metodo ai danni della sua squadra", vista la "riconosciuta capacità degli stessi di alterare, contattando di volta in volta i giocatori, i risultati delle partite". Lo stesso Pulvirenti si era rivolto in autunno a uno degli indagati, l'agente di scommesse Impellizzeri, per "un consiglio e, soprattutto, una chiave di lettura sui risultati negativi, altrimenti inspiegabili della propria squadra".

Durante la conferenza stampa di presentazione della nuova dirigenza della Ternana Calcio, il presidente Masoni ha dal canto suo ribadito quanto già espresso nel comunicato stampa uscito nei giorni immeditamente successivi allo scoppio dell'inchiesta, ovvero la totale estraneità della Ternana Calcio e dei suoi tesserati nella vicenda ribadendo come, dopo aver proceduto ad un'opportuna verifica interna, non sia emersa da parte di alcuna componente del club rossoverde una qualsivoglia condotta illecita nel merito della questione.

Nei giorni scorsi sono stati sentiti dal Tribunale di Catania i giocatori del Trapani raggiunti dagli avvisi di garanzia e cioè Daì, Pagliarulo e Terlizzi. Per quanto riguarda Jens Janse, anche lui indagato, l'avvocato Francesca De Nicola si recherà a Catania verso la metà di luglio per ritirare le carte che riguardano il suo assistito. Il calciatore olandese, che da subito si è detto innocente, punta ad una rapida archiviazione della sua posizione.

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