Obiettivi ambiziosi per il Sangemini che in attesa della prossima stagione calcistica ha deciso di puntare in alto. Prima squadra e settore giovanile: il progetto targato 2015/2016 abbraccia ogni aspetto calcistico della realtà del paese ternano.

“Per noi questo rappresenta l’anno zero – dice il direttore sportivo, Daniele Tottorotò – stiamo lavorando per ridare vigore al settore giovanile e cercare di coinvolgere il paese. Forse negli anni passati non è stata data la giusta importanza al vivaio. Ora l’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento per i bambini e i ragazzi del posto che vogliono giocare a calcio e dare vita ad una realtà affidabile e solida per il futuro”.

Quasi un appello, insomma, a tutta San Gemini invitata “a sostenerci e seguirci, perché questa è l'espressione calcistica del paese”. Aspettative importanti anche riguardo la prima squadra: “Puntiamo in alto – continua Tottorotò – la squadra è stata allestita per fare bene. Come mi trovo nel ruolo di diesse? Bene dai, è divertente. Difficile, ma comunque una bella esperienza”.

Un lavoro, quello del nuovo direttore sportivo, che ha portato i suoi frutti. Della rosa di mister Malagoli sono entrati a far parte: Thomas Donati, Alessio Isidori, Dascalu, Lipparoni, Rosati, Grassi, Mundo e Andrea Baldelli.

Della prima squadra parla il capitano, Andrea Fabi: “Siamo una realtà esperta, con giocatori del paese e un gruppo solido di riferimento dello scorso anno a cui si sono aggiunti molti altri ragazzi che sono scesi dalle categorie superiori o che comunque hanno giocato ad alti livelli. C’è tanto entusiasmo e per questo l’obiettivo non può che essere ambizioso. Con il mister Malagoli puntiamo a giocarcela ai vertici e tornare presto in Prima categoria”.

In campo ci sarà anche lui, Andrea Fabi, capitano di mille battaglie e ancora pronto a dare tutto per la sua squadra: “C’è stato un momento in cui volevo smettere di giocare. E' stato dopo che ho vinto la Seconda categoria, ma poi ci ho ripensato – dice – Finchè la domenica mattina ti svegli e hai voglia di giocare, allora devi continuare a farlo. Magari smetterò quando riuscirò a segnare un gol con mio figlio presente sugli spalti. L’anno scorso ho segnato sempre quando non c’era lui. Ma quest’anno voglio dedicargliene uno”.