Per fortuna che ci ha pensato la vittoriosa spedizione della Nazionale Universitaria in Corea del Sud, con il rossoverde Biagio Meccariello grande protagonista nella conquista della medaglia d'oro, a dar da scrivere in questi giorni di trepidante attesa e poche, pochissime notizie certe.

Tra chi ostenta ancora fiducia e chi invece comincia a perdere la pazienza nel vedere tutte le squadre ai nastri di partenza dalla prossima serie B prendere forma, tutte tranne la Ternana che deve ancora annunciare allenatore e ds anche se i nomi sono noti a tutti, una delle poche certezze è rappresentata dalla solidità del difensore napoletano.

Il centrale si appresta ad iniziare la quarta stagione con la maglia delle Fere. Sul sito ternanacalcio.com, Meccariello ripercorre la sua straordinaria avventura in terra asiatica partendo proprio dal calcio di rigore che ha dato il là alla vittoria in semifinale contro il Giappone: "Calciare il primo rigore è stata una responsabilità che mi sono preso volentieri, ed è andata bene così come tutta la serie del resto. Ma più in generale di queste tre settimane in Corea del Sud rimarrà in me un ricordo incancellabile, al di là del risultato sportivo straordinario".

Un'esperienza di crescita a 360° gradi come lui stesso ammette: "Un arricchimento umano e culturale che mai avrei pensato di vivere, sebbene mi avessero parlato in termini positivi dell'Universiade. Ad esempio i momenti conviviali, i pasti, rappresentavano le migliori occasioni per confrontarsi e conoscersi: canadesi, giapponesi, brasiliani, coreani, tutti uniti, incuriositi, pronti ad aiutarsi e raccontarsi le proprie esperienze. Il calcio è sembrato essere quasi un contorno, un completamento dell'esperienza. Ovvio però che poi a vincere le partite ci tenevamo tutti, e col passare del tempo un po' di sana tensione è salita, vincere non è mai semplice".

Molti tendono a sminuire il valore di una competizione del genere. Invece Biagio conferma che il livello non è poi così scarso: "Anzi, è discreto direi. C'erano squadre che avevano preparato la manifestazione in modo molto accurato, era evidente, in particolare i coreani ed i giapponesi, ma sono rimasto colpito anche dall'organizzazione brasiliana. Nel complesso, anche dal quel punto di vista, ho ricavato solo spunti positivi. Per quanto riguarda noi, credo che il raggiungimento di quel risultato eccezionale sia figlio del gruppo che siamo riusciti a costruire in poco tempo, del bel rapporto col mister e con tutto lo staff. Anche vedere il presidente Abodi che per mantenere la promessa che ci aveva fatto all'apertura dei giochi si è fatto una quarantina di ore di viaggio per venire a seguirci in finale, è stato per noi motivo di orgoglio. La verità è che ci siamo divertiti come dei matti, e questo ci ha aiutato a far bene anche in campo".

Nessun dubbio su quale sia stato il momento più emozionante: "Sicuramente la cerimonia d'apertura. Organizzazione perfetta, 70.000 persone sugli spalti e una sensazione di vera condivisione. Un momento meraviglioso. Torno arricchito e pronto ad affrontare una nuova stagione con la Ternana, la quarta. Ormai la maglia rossoverde la sento mia. Ho voglia di misurarmi ancora con il campionato di B, e ce la metteremo tutta per far soffrire un po' di meno i nostri tifosi quest'anno".

foto ternanacalcio.com

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