Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei freak Brothers 1980

Solo alimentando i nostri sogni possiamo ambire ad un degno e roseo futuro. Il sogno di coloro che per nulla al mondo stravolgerebbero la loro natura, coerenti ed intransigenti, legati fin dalla nascita al modo di tifare e di pensare degli anni settanta, cresciuti con dei valori e delle tradizioni che negli anni si sono concretizzati e radicalizzati in un eterno ideale.

Un ideale che rigetta e ripudia le imposizioni e le norme miserabili. Norme da caccia alle streghe, studiate per mantenere in piedi un carrozzone di corrotti e carrieristi, nel nome di un calcio che hanno stuprato, sulla pelle di ragazzi che accendono un fumogeno o appendono uno striscione, ragazzi molto più semplicemente perseguibili dei delinquenti in giacca e cravatta. Il tutto tra gli applausi ipocriti di un’ opinione pubblica supina e passiva.

In un’ epoca come quella attuale, pregna di avidità e protagonismi, i Freak Brothers si schierano dalla parte della sana passione e dei principi Ultras di una volta.
La perdita di valori delle curve è solo lo specchio di un tessuto sociale allo sbando e il nostro destino è quello di riconquistare i nostri spazi per riconquistare la libertà, che non è mai figlia di chiacchiere, ma di lotta, umiltà, unità e sacrifici. Dobbiamo trasmettere l’orgoglio di appartenenza e la fierezza delle proprie tradizioni, il vanto delle proprie origini e l’ ostentazione dei propri colori, nel rispetto e nella dignità dell’essere ULTRAS.

Noi consideriamo la Ternana un inestimabile bene comune ed uno straordinario patrimonio sociale. La Curva è come la “mamma” e di mamma ce n’è una sola.
Per noi il calcio è il gioco più bello del mondo e da inguaribili romantici indossiamo una sola maglia.

La disgregazione attuale è solo il risultato, studiato e voluto, da turpi gestioni e da silenti e consenzienti apparati istituzionali, che usano la nostra amata maglia come una sorta di “C’è posta per te”, ad uso e consumo di “luminari del tifo”, spesso usciti dal nulla e modellati ad “arte”, la cui mira è solo quella di ritagliarsi un misero spazio in un palcoscenico sempre più malinconico.

E mentre va in scena l’indecente spettacolo, la platea è sempre più perplessa e desolata. E’ un duro periodo, colmo di difficoltà, con la strada tutta in salita, ma abbiamo la possibilità di incamminarci nell’ ennesima avventura, armati di una grande consapevolezza: Noi non abbiamo bisogno di implorare, né di scopiazzare, dobbiamo semplicemente essere noi stessi.

Se puoi sognarlo, puoi farlo !!!

“In un mondo che, non ci vuole più, il mio canto Libero, sei Tu”

Avanti Freak Brothers

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