Per quattro mesi fermo ai box per infortunio, torna a scaldare il motore e gli animi amaranto

L’attaccante amaranto classe ’85 Andrea Pasini è finalmente tornato in campo. Un edema osseo e la rottura di due legamenti lo avevano tenuto a lungo lontano dal rettangolo verde. Domenica contro il Campitello il tecnico Pagliarini, alla mezz’ora della ripresa, lo ha inserito al posto del compagno di reparto Pimpolari, apparso poco lucido. Il suo ingresso sul terreno di gioco è stato un trionfo: numerosi i tifosi che hanno fatto partire l’applauso gridando ‘Forza Paso!’.

Il bomber si era concesso ai microfoni di Sporterni già nel novembre 2015 e aveva allora manifestato la grande voglia di rientrare in gruppo per dare manforte alla squadra verso l’obiettivo salvezza. Due mesi fa non sapeva ancora quali fossero i tempi di recupero dall’infortunio, ma ora può finalmente tornare a godersi il calore dei tifosi al quale ha fatto caso: "Ho sentito in effetti un boato – ammette - mi ha fatto piacere".

Ad un quarto d’ora dalla fine e dopo 4 mesi passati a vedere le partite da fuori, Pasini non si aspettava certo di poter fare la differenza ma nel cuore ha il desiderio di tornare a fare presto la sua bella parte: "Sono entrato in un momento difficile della partita – dichiara - 15 minuti sono pochi per prendere il ritmo e poi mi sentivo molto pesante, poco reattivo e con un po’ di affanno. Sicuramente – dice consapevolmente - ci vorrà un po’ per tornare ai miei livelli. Piano piano, giocherò sempre per più minuti spero e così potrò portare il mio contributo per l’obiettivo salvezza".

Domenica l’Arrone, in vantaggio per 1-0 dal 10’ del primo tempo grazie alla rete di Rizzi, si è fatta raggiungere dal Campitello al 33’ della ripresa. A violare la porta di Schiaroli ci ha pensato Silvestri è il match è finito in parità. Due punti buttati o uno guadagnato? "Secondo me un’occasione sciupata, visto che il Campitello fino a 15 minuti dalla fine non aveva mai creato situazioni particolarmente pericolose".