"Sei riuscito a farci essere tutti qui, nonostante le distanze" con queste parole il genero Furio Corsetti ha ricordato Ernesto Bronzetti, scomparso, martedì scorso a 69 anni a causa di un male incurabile, durante i funerali che si sono tenuti oggi pomeriggio a Sant'Antonio.

Una simpatia travolgente, una grande genuinità e un forte attaccamento alla famiglia, oltre naturalmente alla competenza calcistica e la capacità di saper mediare in quelle stanze dove girano interessi da milioni di euro. "Nonostante il lavoro che ti portava spesso lontano, tu c'eri sempre - hanno ricordato le figlie - ci hai insegnato a non mollare mai, ad andare avanti e a non giudicare dalle apparenze". Sul feretro una maglia e una sciarpa della Ternana lasciata dai Freak Brothers. Fuori dalla Chiesa, uno striscione che ricordava i successi della squadra da lui costruita a cavallo tra gli anni '80 e '90.



Di quella squadra erano presenti oggi Giulio Forte, Romualdo Picchiante e tanti altri che sicuramente non siamo riusciti a scorgere. C'era la Ternana Calcio, Alberto Favilla, politici locali degli anni ruggenti di una Terni forte, operaia e operosa. C'erano Federico Balzaretti, accompagnato dalla moglie, e Carlo Ancelotti, seduto in prima fila, visibilmente commossi, che hanno preferito non rilasciare dichiarazioni.



Un ricordo lo ha concesso invece Adriano Galliani, di cui l'agente Fifa era diventato nel corso degli anni uno stretto collaboratore, qualcosa di più di un semplice consulente: "Ci siamo conosciuti più di trent'anni fa quando io ero al Monza e lui alla Cavese. Subito è nata una simpatia naturale che è durata sempre, lo considero l'amico di una vita. Era di una simpatia che ti prendeva e ti toccava, una persona super. Gli aneddoti sono infiniti, li abbiamo ricordati anche con Carlo Ancelotti con cui ci eravamo visti insieme a lui questa estate a Madrid. Incredibile come l'ultima cosa che abbia visto sia stata il derby, sua figlia mi ha mandato un suo messaggio subito dopo nel quale si diceva felice della nostra vittoria. E' qualcosa che mi tocca profondamente".