Arrone in un tunnel disperato e la luce si fa sempre più piccola e lontana.

Contro la Clitunno di Canzi, gli uomini di Pagliarini perdono in casa per 1-0. Svariate le tegole che si abbattono sui padroni di casa, diversi episodi segnano l’esito del match lasciando il tecnico amaranto sconsolato.

Nelle prime battute i ritmi sono sostenuti, le due compagini si danno battaglia ma con chirurgica precisione. Pochissime sbavature difensive e il vivace duo d’attacco dell’Arrone scandisce spunti frizzanti, pur senza colpo ferire. Al 21’ punizione di Gianfelice dalla sinistra: la palla è velenosa ma Bonincontro ci arriva e si salva in fallo laterale. La risposta ospite è griffata Calamita ma la conclusione non centra lo specchio. Martini, senza dubbio il più brillante e incisivo degli amaranto, alla mezz’ora inventa un cross prelibato. La ghiottoneria attraversa l’area e incrocia lo sguardo di Pasini e Pimpolari, ma nessuno dei due arriva di testa sulla sfera. Al 32’ Cudini è costretto a mollare per infortunio e l’Arrone è costretto a giocarsi la carta Fortunati, ma il ragazzo non è in forma e si vede. Al 40’ deve abbandonare il rettangolo Raggi: l’entrata a gamba tesa su Calamita gli costa il rosso.

Il gol del vantaggio ospite arriva al 6’ della ripresa complice l’errore di Fortunati: Ajdini riesce a insaccare nell’angolino basso alla sinistra del portiere Giampieri e Rossetti non riesce ad imporsi. Dopo la rete ospite gli amaranto soffrono vistosamente l’inferiorità numerica e la malasorte ha così ben puntati gli occhi sulla squadra di patron Francucci, che non vale a nulla neppure il rigore generoso concesso dall’arbitro al 36’: Gianfelice lo sbaglia, dal dischetto spedisce sulla traversa interna. Dal rimpallo si genera una ppicola mischia in area e il direttore di gara comanda punizione per l’Arrone. Rossi non gradisce e deve uscirgli qualche parola fuori posto perché di fronte a lui si alza un cartellino rosso che vale la doccia anticipata. I padroni di casa non sfruttano a dovere e lasciano alla Clitunno l’intera posta in palio.