Un gol che forse non era gol, una mancata espulsione che forse poteva starci, un cinismo da grande squadra capace di colpire nel momento migliore dell'avversario, che nonostante l'inferiorità numerica ti sta mettendo alle corde. Così il Crotone, non a caso capolista della serie B e a una manciata di punti dalla matematica promozione, ha sbancato il Liberati.

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La Ternana ha dimostrato ancora una volta di essere bella e incompiuta. In grado di raggiungere la salvezza (da conquistare e non è il caso di abbassare la guardia) ma forse con le qualità per ambire a qualcosa di più. Come hanno riconosciuto sabato anche Juric e Ursino, allenatore e ds del Crotone, facendo capire che su Falletti, ad esempio, c'è forse più di qualche semplice complimento di circostanza.

Alcune considerazioni su numeri, statistiche e andamento delle 35 giornate fin qui trascorse:

- Il gap di partenza: 1 punto conquistato nelle prime 5 giornate

- Le sconfitte (17) solo Modena e Livorno hanno perso di più

- La stagione negativa di Avenatti (appena 2 gol in 27 presenze)

- I tanti episodi arbitrali "sfortunati" contro e i pochi a favore

- La Ternana risorge nelle difficoltà ma fa fatica a spiccare il volo

L'ultimo elemento soprattutto sembra confermare la tesi di chi vede questa squadra "accontentarsi" dell'obiettivo minimo da raggiungere. Che però, va detto, dopo l'avvio stentato non sembrava così affatto alla portata dei rossoverdi. Per capirlo basta ripercorrere i momenti chiave del campionato:

Alla 5° giornata dopo il ko di Salerno la Ternana è ultima con 1 punto (3 lunghezze dalla salvezza e 7 dai playoff). In panchina arriva Breda.

Alla 12° giornata, con la vittoria di Pescara, per la prima volta la Ternana esce dalla zona calda: è 17° con un 1 punto di vantaggio sul Modena subito dietro e 4 di distanza dalla zona playoff. Dura poco però perchè la Ternana perde sia con l'Entella in casa che a Crotone e ripiomba in zona retrocessione.

Alla 15° giornata con la vittoria sul Vicenza la Ternana torna in zona salvezza. Seguono la vittoria a Vercelli, la sconfitta di Ascoli, il 4-0 al Como, il rovescio di Cesena e due pareggi con Lanciano e Brescia. E' di questo periodo lo sfogo di Simone Longarini: "Tornerò allo stadio solo quando saremo in zona playoff".

Alla fine del girone d'andata la Ternana è 15° con 1 punto di vantaggio sull'Ascoli quint'ultimo e 7 di distacco dall'Avellino ottavo. La squadra ha totalizzato 24 punti (media 1,14 a partita) di cui 23 con Breda (la cui media è 1,43 a partita).

Nelle prime sei giornate del girone di ritorno arrivano 4 vittorie e 2 sconfitte che portano i rossoverdi (dopo il blitz di Novara alla 27°) in 11° posizione a + 7 dal Modena quint'ultimo e ad appena 4 punti dallo Spezia ottavo. La media di 2 punti a partita di questo periodo è la migliore in assoluto di tutta la stagione.

Al Liberati però arriva proprio lo Spezia e la Ternana gioca una delle peggiori partite della stagione: 1-2 e addio sogni di gloria. Poi si perde a Bari e a Perugia e la classifica torna a piangere: solo +3 dai playout e -9 dai playoff. Dal possibile salto di qualità arrivano tre sconfitte consecutive, con l'aggravante del derby.

Il brutto pari con il Latina non promette niente di buono, ma proprio nel momento più critico ecco la vittoria di Avellino, il successo col Pescara e il pari con l'Entella. Otto punti in quattro partite, nuovamente una media da playoff.

Arriva il Crotone capolista e si sogna lo sgambetto alla prima della classe. Una gara generosa in inferiorità numerica e alcune decisioni arbitrali discutibili condannano la Ternana a una sconfitta immeritata. Nel complesso in 14 partite del girone di ritorno la squadra ha totalizzato 20 punti (media 1,42 a partita) in linea con il cammino dell'andata con Breda.

Sabato prossimo ennesimo crocevia decisivo a Vicenza, quint'ultimo a 6 punti di distanza. Un risultato positivo metterebbe una seria ipoteca sulla salvezza. Una sconfitta rimetterebbe invece tutto in discussione. Quale Ternana vedremo al Menti?