ORVIETO -L’Assisi va avanti, l’Orvietana si ferma. Il responso del campo assegna, ancora una volta, la ragione alla formazione di Zampagna. Tre su tre per la squadra dell’ex atalantino, bestia nera dell’Orvietana di Nardecchia e bottino che esprime in modo chiaro qualcosa. Bella la cornice di pubblico, con oltre 500 presenti, imbufaliti con il direttore di gara, per il calcio di rigore, con il quale, dopo 25’, l’Assisi riesce a raddrizzare la partita. Che si era messa molto bene per l’Orvietana con il gol del vantaggio, realizzato da De Francesco quattro minuti prima. Perquoti respinge un pallone insidioso, Gimelli e Feliciani, un attimo dopo, entrano in rotta di collisione, con la palla ormai lontana. Il signor Menichetti, arbitro in odor di carriera, indica il dischetto, senza, attribuire alcuna sanzione al difensore biancorosso. Perquoti intuisce, senza, però, riuscire a intervenire sulla palla, ben calciata dallo stesso Feliciani.

L’Orvietana che ha, dalla sua, l’opportunità del doppio risultato, accusa la botta, ma non perde lucidità. Lo spettacolo resta apprezzabile, con l’Assisi che si fa preferire per la buona interpretazione della manovra cui i biancorossi replicano con una lodevole predisposizione al controllo, facente perno sull’onnipresenza di Tonelli e l’intelligente lettura di Monesi. L’episodio che spezza l’equilibrio si materializza dopo 55’. Carpinelli, fino ad allora torre egregia sulle palle alte provenienti dalla bandierina, è costretto al forfait anticipato, causa un improvviso attacco di allergia. Sul tiro d’angolo che segue l’ottima risposta di Perquoti alla punizione battuta da Ciani, c’è il perentorio inserimento di Casciola, col colpo di testa, d’anticipo sui difensori. E’ il secondo allungo e diventa decisivo. Perché l’Orvietana, oltre ad aver già speso molto, non può contare sulle qualità di Bagnato, assente molto rimpianto. Prova con l’orgoglio e la forza della disperazione, arrivando ad un passo dal pareggio, prima con De Michele, poi con Tonelli. Non basta.