La conferenza stampa di Benito Carbone al termine della rifinitura prima del match col Pisa si apre con una premessa del mister, che anticipa le domande dei giornalisti in sala stampa: "Voglio fare un resoconto di questi primi 20 giorni. Una premessa fondamentale: non mi posso nascondere dietro la prestazione di Cittadella, negativa e nessuno può negarlo. Sono arrivato con entusiasmo, non ho mai detto che sono Mourinho e ho la bacchetta magica. Per giocare a memoria ci vuole del tempo. In 19 giorni ho fatto 23 sedute di allenamento e neanche un'amichevole di 90 minuti. Falletti e Avenatti non hanno mai giocato 90 minuti. Dal mercato sono arrivati 9 giocatori nuovi. Prima con la partenza di Furlan e poi con l'arrivo di Defendi, che si è fatto male subito, ho dovuto resettare tutto. Non sono scusanti, ma un dato di fatto".

Nessun appunto sulla squadra che si è messa sin da subito a disposizione del mister con impegno: "Mi preoccupa che voi (i giornalisti, ndr) non riusciate a capire il momento di difficoltà di una squadra che è cambiata in pochi giorni e che continuate a massacrare. Era solo la prima partita, sembra che siamo retrocessi. Abbiamo giocato male, avevo avuto altre sensazioni prima della partita. Però andiamo avanti. Il mercato? I giocatori li ho scelti io e ringrazio la società che ha preso i giocatori che ho voluto. Quindi nessun appunto".

Meglio giocare subito dopo una sconfitta per trovare la giusta reazione? "La motivazione c'è sempre. Ma io non credo che il Pisa sta in ritardo di condizione, si è allenato e anche bene. La prestazione che ha fatto non è da 5 giorni di allenamento. Io i miei ragazzi li ho massacrati e ancora non siamo in condizione. Al di là dell'entusiasmo dell'allenatore e della piazza, non crediamo agli asini che volano. Il Pisa è una squadra in salute e noi dobbiamo partire allo stesso livello di corsa e cattiveria agonistica".

Sul piano tattico: "Stravolgere niente, perchè stiamo insieme da troppo poco. Ho bisogno di fare anche risultato e devo mettere in campo la squadra per ottenerlo".

Quanto ci vorrà per vedere la sua Ternana? "Sto cercando di far arrivare prima possibile la mia voglia e la mia fame. Ci sono colleghi che da tre mesi si sbattono per trovare identità alla squadra, ma non chiedetemi quanto tempo ci vorrà per la Ternana".

La sensazione è che si vada verso la difesa a quattro: "Ce l'ho già in mente la formazione ma la dico domani. Di Noia? Nasce mezzala ma a Bari ha fatto tutto il campionato da terzino sinistro. Il 4-3-2-1 è un'idea per avere due uomini tra le linee. Su Avenatti vale lo stesso discorso di Falletti, Bacinovic e tutti quelli che hanno bisogno di giocare e di lavorare".

Il morale? "Ho lavorato molto su questo, abbiamo cancellato da subito la sconfitta di Cittadella, la partita col Pisa è fondamentale".