I biancorossi impiegano quarantacinque minuti per ritrovarsi, complici carichi di lavoro e libagioni natalizie, poi affondano i colpi e per il Montefranco non c’è via di scampo. Prima parte lenta, giocata su un terreno pessimo, duro e al tempo stesso scivoloso, con i due portieri quasi inoperosi. C’è Viviani in mezzo al campo, ma il centrale lo fa Tonelli e Brescia si adopera a fare la terza punta, faticando un po’ a ritrovare dimestichezza con il ruolo. Zagarella, ultimo arrivato, siede in panchina. In seguito verrà anche il suo momento, per dimostrare che i piedi sono buoni e la personalità non manca. Di là c’è il generoso Montefranco, a proporre Rosati, fuori quota interessante e Falchi, piuttosto abile nel difendere il possesso palla. La volontà non manca e siccome l’Orvietana è lenta a svegliarsi i ragazzi di Mauri sono i primi a provare il tiro in porta, ma i tentativi di Tavoloni, Falchi e Rosati sortiscono poco di pericoloso. Fanno meglio Brescia e Rosati, che obbligano i due numeri uno alla respinta e Donati la cui conclusione centra il palo. L’attaccante si ripete in avvio di ripresa, ma, stavolta, non trova la porta. L’Orvietana ha cambiato marcia e Giubilei è costretto alle maniere spicce per fermare Polidori. L’arbitro indica il dischetto e Brescia la mette dentro. Un gol che basta a spegnere il Montefranco. Polidori manca il raddoppio in un paio d’occasioni, rifacendosi al quarto d’ora. Interviene su una corta rimessa del portiere e confeziona un assist per Donati che, stavolta, non fallisce. Doppio vantaggio che tranquillizza e provoca, però un leggero calo di concentrazione. Esemplificato dagli errori di Polidori e Brescia che mancano il tris definitivo. Rinviato solo di pochi minuti e innescato da una ripartenza, protagonista Brescia, che, anche lui dalla destra, pennella un cross, ripreso da Frellicca, con un pallonetto per Cochi, subentrato da tre minuti, che infila la porta di Giampieri. C’è ancora tempo per vedere all’opera Zagarella e per assistere al secondo penalty, decretato da Castrica. Brescia, all’interno dell’area, si coordina per un rinvio. Alle sue spalle arriva Falchi, contrasto e i due giocatori a terra. Decisione non propriamente ineccepibile, quella del direttore di gara, Nobili che va dal dischetto e Perquoti a riscoprirsi neutralizzatore dei calci di rigore. Qualche minuto anche per Serafini, recuperato dopo un lungo infortunio.

Foto: Orvietana Calcio