Brutta, troppo brutta la Ternana che dopo il successo col Cittadella si scioglie sotto la pioggia del Picco di La Spezia.

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Pioggia che ha preceduto il match rendendo il campo pesante, ma solo per la Ternana. Visto che grinta e attenzione ce l'hanno messa solo i padroni di casa. Un occhio particolare Gautieri l'aveva chiesto sui calci piazzati, ed è proprio lì che si è decisa la partita. Con il gol di Djokovic che ha sbloccato il risultato in seguito a uno schema su palla ferma, e il rigore di Granoche nella ripresa. Per la Ternana, che ha evitato il terzo gol grazie ad Aresti che ha parato un altro calcio di rigore calciato da Piccolo, solo un tiro telefonato di Falletti all'82° (già sul 2-0) e poco dopo un colpo di testa di Acquafresca parato d'istinto da Chichizola.

Troppo poco, davvero troppo poco. Specialmente dopo il cambio in panchina e il robusto mercato di gennaio che avrebbe dovuto dare la svolta tanto attesa, e soprattutto in vista del derby di domenica prossima al Liberati con il Perugia. E invece è parsa una Ternana involuta, in difficoltà nel difendere e incapace di costruire palle gol e tiri in porta nonostante il solito sterile possesso palla. Insomma, sembrava la brutta copia della peggior Ternana della gestione Carbone. Per lo Spezia, dopo il vantaggio di Djokovic, anche una traversa colpita su punizione da Mastinu e diverse situazioni sottoporta sbrogliate all'ultimo da Meccariello (compreso un salvataggio sulla linea).

La Ternana davvero poca roba, le due occasioni già citate e peraltro a risultato ormai acquisito e praticamente niente altro. Serve di più, molto di più. Per il derby e per tutto il resto del campionato.