Se ne andò in silenzio, così come era sempre vissuto, dentro e fuori le piste, per un improvviso malore Paolo Pileri, il 13 febbraio del 2007. E dieci anni dopo la sua scomparsa, gli sportivi ternani lo ricorderanno lunedì sera, il 13 febbraio a Narni, con una cena-evento in cui si fonderanno la ricostruzione della memoria storica e la solidarietà a partire dalle ore 20.30 presso il Ristorante “Parco dei Cavalieri”.



“L’evento è organizzato dalla Max Eventi – afferma il fratello di Paolo, Francesco Pileri, che è stato collaboratore del campione del mondo e poi dirigente, insieme a lui, del Team Pileri che rivoluzionò il circuito del motomondiale – E si tratterà di una cena di beneficienza in cui abbiamo voluto invitare gli sportivi a ricordare Paolo nel segno della solidarietà verso le popolazioni che sono state colpite dal terremoto in Valnerina. Il ricavato della serata infatti sarà devoluto personalmente dal sottoscritto alle istituzioni dei paesi più colpiti”.



Sarà una grande kermesse quella di Narni, nella quale tornerà a brillare la stella di Paolo Pileri, il pilota che fu capace, nel 1975, di riportare a Terni un titolo di campione del mondo nella velocità su due ruote, nelle ottavo di litro, 18 anni dopo il trionfo di Libero Liberati, che aveva invece trionfato nella cilindrata delle 500 nel 1957. Pileri vinse il titolo iridato alla guida di una “Morbidelli I.D.M.”, aggiudicandosi i Gran Premi di Jarama, in Spagna, Le Mans in Francia, Assen in Olanda, Francorchamps in Belgio e Brno nella Repubblica Ceca. Fu una cavalcata entusiasmante, che a distanza di oltre quaranta anni, non è stata dimenticata. E per questo saranno in tanti, tra tecnici, giornalisti ed addetti ai lavori, a ricordarlo a Narni.



“Ci saranno Pier Paolo Bianchi, il rivale numero uno di Paolo e sua seconda guida alla Morbidelli - anticipa Francesco Pileri - ma anche Genesio Bevilacqua, direttore tecnico del Team Althea nel Mondiale Superbike proprio insieme a Paolo dopo il suo ritiro, e che porterà due cimeli di valore assoluto: la mitica Morbidelli 125 con cui Pileri diventò Campione del Mondo e la sua tuta originale da gara. Ma non finisce qui - prosegue Francesco Pileri – perché ci saranno anche i meccanici del Team Pileri ed Alain Mestadgh, il titolare della PRC di Modena, la ditta che produce le carenature delle moto di Honda ed Aprilia nel Mondiale di motociclismo”. Il tutto sarà accompagnato dalla proiezione di filmati d’epoca e di diapositive di Paolo Pileri, che sarà ricordato anche dalla prima firma del “Corriere dello sport” per i motori, il giornalista sportivo Paolo Scalera che attualmente segue le sorti della Moto Gp e che interverrà telefonicamente.



Paolo Pileri, detto “Richard” con lo pseudonimo da lui usato per iscriversi alle prime gare in incognito, all’insaputa dei suoi genitori che divennero poi i suoi più accesi tifosi, fece il suo esordio nel 1968, con la Minarelli, nella categoria cadetti, e nella stagione successiva in sella alla Aermacchi 125 centrò le sue due prime vittorie a Castiglion del Lago e Roseto degli Abruzzi, per poi piazzarsi quarto nel 1970 nel Campionato Italiano Juniores alla guida di una Motobi. Il suo anno migliore da pilota fu quello del Mondiale vinto nel 1975, ma nel suo curriculum spicca anche il titolo di Campione d’Italia conquistato nel C.I.V,. Campionato Italiano Velocità nel 1978 nelle 250 alla guida di una Morbidelli. Da manager fu protagonista con il Team Pileri di due clamorose intuizioni, come quella di far esordire Loris Capirossi, nelle 125, oltre ad un acerbo Valentino Rossi, che Paolo fece esordire con il Team “Marlboro-Pileri” nel 1993 sul circuito di Misano Adriatico. Nel suo score di pilota ci sono stati 33 Gran Premi corsi nel Motomondiale, con 8 vittorie, 20 podi, 5 giri più veloci ed altrettante pole-position conquistate.