Bisogna dimostrare che, con il Cannara, si è trattato di una semplice perturbazione, di quelle destinate a non lasciare il segno. Il rammarico c’è ed è giustificato, ma l’Orvietana corre per il campionato, dove restano intatte le speranze di successo. Pertanto, chiusura totale al vittimismo, come alle recriminazioni e gas a manetta per riprendere subito la corsa. L’avversario, AMC98, non è tra le migliori del lotto e occorre farcela, poi ci saranno i quindici giorni di sosta, che serviranno a smaltire le tossine e prepararsi all’assalto finale. Certo è che risulta molto più facile scriverne e parlarne, piuttosto che ritrovarsi sul campo ed esserne protagonisti, ma è proprio in certi casi che dovrebbero venir fuori attributi e voglia quali valori aggiunti. Nuccioni è di nuovo al box, ma vi rimarrà per poco, Tonelli è afflitto da una serie di piccoli acciacchi per autorizzare l’ipotesi di un turno di riposo. Anche Zagarella non è al meglio, per cui Fatone si vede costretto a fare i conti con i numeri, perché uno dei pochi punti deboli dell’Orvietana di quest’anno è dato, proprio, dall’ampiezza della rosa. Sufficiente, ma non abbondante per far fronte alle emergenze e riuscire a mettere in campo un undici la cui consistenza non sia troppo al disotto di quello titolare. Quello di domani è il terzo impegno nell’arco di otto giorni. Motivo in più per un approccio che consenta di spendere bene ogni energia.