Allarme rosso per società di Serie B e Lega Pro. La riforma introdotta dal decreto fiscale, collegato alla legge di stabilità, infatti modificherà la cosiddetta mutualità, istituita nel 2008 con il decreto Melandri che prevedeva un contributo a carico della Serie A pari al 10% dei ricavi provenienti dai diritti tv a beneficio dei club di B e Lega Pro.

Il 4% era destinato allo sviluppo dei settori giovanili ed al sostegno degli investimenti per la sicurezza degli impianti sportivi. Il 6%, la parte dunque più consistente, poteva invece essere utilizzato anche a copertura dei costi di gestione, risanando così i bilanci.

Con la riforma introdotta dal decreto fiscale l'intero contributo, che resta del 10%, deve essere interamente destinato alle infrastrutture ed allo sviluppo dei settori giovanili, previa rendicontazione. Facendo così mancare ad esempio a ciascuna società di B qualcosa come 1 milione e 800 mila euro (il 20% circa di ogni singola società di B).

Il provvedimento entrerà in vigore il 1° luglio e se non ci dovessero essere correttivi nei prossimi tre mesi le conseguenze per diverse società della cadetteria, almeno la metà, e della Lega Pro sarebbero devastanti. In pericolo gran parte delle iscrizioni al Campionato 2017-2018. Nessun problema, vista la solidità finanziaria, per la Ternana Calcio che, al contrario, in caso di malaugurata retrocessione in Lega Pro, potrebbe beneficiare della nuova situazione con un ripescaggio.