Un miracolo (parziale) Fabio Liverani l'ha già compiuto. Far ritornare la Ternana in pista per la salvezza. Ma il quarto allenatore della travagliata stagione della Ternana, a cui all'inizio in pochi davano fiducia, sa bene che la missione per definirsi completa va realizzata fino in fondo.

Al Liberati arriva la Salernitana che non prende gol da 5 gare, è una delle migliori formazioni del girone di ritorno che ha la salvezza ormai in tasca e può anzi fare un pensierino ai playoff: "Una gara difficile come le ultime due, la Salernitata più o meno come valori si avvicina al Novara e al Benevento. Sono in un momento di forma eccezionale. Per noi è una delle partite più difficili in calendario ma tutte le squadre hanno valore. Dobbiamo fare una partita da Ternana, per noi è un altro tassello per raggiungere il nostro obiettivo che un mese fa era impensabile".

A Benevento la squadra è uscita sconfitta in maniera immeritata, ma questo non placa l'amarezza di Liverani: "Perdere non mi piace, abbiamo smaltito la sconfitta con rammarico. La partita l'abbiamo fatta con personalità, abbiamo pagato qualche disattenzione. Incontravamo fuori casa la quarta in classifica, ma non deve essere un punto di arrivo bensì di partenza. Non possiamo fare l'ordinario, dobbiamo cercare di fare qualcosa di straordinario ogni giorno".

In ogni caso la Ternana è in pista per la salvezza, ed era difficile immaginarlo anche per lo stesso Liverani: "La prima settimana dopo che sono arrivato è stata difficile sotto tutti i punti di vista. Un distacco di 8 punti dai playout e di 11 punti dalla salvezza diretta. Dopo 5 partite siamo a 3 punti da salvezza. Abbiamo lavorato tanto, ci siamo avvicinati a un sogno. I sogni vanno coltivati e cercati ogni minuto. Nei ragazzi vedo grande disponibilità in tutti, vogliono esserci e le possibilità per giocarcela ce l'abbiamo. Sarei rimasto senza speranza se avessi trovato un gruppo spento. Invece vengo qua ogni giorni con entusiasmo, passione e voglia".

Due allenamenti blandi post Benevento: "Quando si gioca cosi ravvicinati è importante il recupero mentale e fisico. Bisogna sapersi gestire. Abbiamo fatto ciò che dovevamo per recuperare e stiamo studiando pregi e difetti della Salernitana".

Tra i pregi riconosciuti a Liverani quello di aver portato "normalità" e aver puntato sui giocatori giusti (Petriccione e Palombi su tutti) nei ruoli giusti: "Un allenatore che subentra deve cercare di capire velocemente le caratteristiche dei giocatori, soprattutto deve cercare di tirare su mentalmente una squadra che aveva il morale basso. Poi ho cercato di mettere piano piano le idee del mio pensiero di calcio e i giocatori nelle loro posizioni e caratteristiche. Per adesso abbiamo recuperato un pezzo di strada, ma sarebbe poco intelligente pensare che abbiamo fatto il massimo. Il massimo lo faremo al triplice fischio dell'ultima giornata se raggiungeremo l'obiettivo, sennò rimarrebbe solo fumo".

Chiaro che in questa situazione la squadra deve anche saper rischiare: "Il punticino è più per il morale che per la classifica, dobbiamo provare a vincerle. non credo al turn over grande ma qualcosa cambierò in tutti i reparti".

Dalla società arrivano attestati di stima o lo stimolo a non fermarsi? "Da Longarini arriva l'incoraggiamento a fare il massimo, poi sarà giusto a fine dei giochi pensare al futuro. Ho accettato questa sfida senza remore, a fine campionato ci metteremo seduti e vedremo. Oggi non c'è niente da programmare, almeno per me".