Antonio Luzi, da oltre dieci anni è al timone della Scuola Calcio GMT 2005 ma da circa vent’anni si occupa di settore giovanile. Supportato da collaboratori già passati sotto la sua ala protettrice anche come baby calciatori, con il telefono sempre in mano gestisce tempi, risorse umane e logistiche per dare ai ragazzi il miglior servizio possibile.

Quali pensi siano i tuoi punti di forza che hanno dato professionalità al tuo lavoro?

"Credo che la qualità principale sia la capacità di ascoltare chi si ha di fronte: ho sempre ritenuto la cosa più importante per poter entrare in relazione con tutti i miei collaboratori e anche con le famiglie. Sapersi relazionare è una caratteristica importantissima, che ho sempre cercato di integrare con la capacità di sapere sdrammatizzare gli eventi con una buona dose di ironia. Spesso, un sorriso e una battuta, ti fanno andare avanti con più serenità e con più forza. Sono diverse le problematiche con le quali ci si deve confrontare ogni giorno, da quelle dei genitori, dei bambini e dei nostri allenatori: a ciascuno di loro ho cercato di dare sempre la massima disponibilità".

Quanto è delicato il tuo ruolo nelle dinamiche organizzative della scuola calcio?

"Credo che il ruolo nell’organizzazione della scuola calcio sia importante e delicato. Sei la prima persona che un genitore vede o sente al telefono fin dall’iscrizione: in quel momento rappresenti la società e devi essere in grado di trasmettere l’immagine lo spirito della Scuola calcio. È chiaro che questo lavoro verrà poi perfezionato dagli allenatori nei vari gruppi di lavoro. Sono un convinto sostenitore del lavoro di squadra … Se lo staff organizzativo lavora bene, tutto verrà di conseguenza. Da dietro la scrivania la nostra abilità sta nel mettere tutto lo staff tecnico nelle condizoni di lavorare nel miglior modo possibile per i bambini, sollevandoli da ogni problematica. Il nostro motto riassume il livello di responsabilità che avvertiamo e che vogliamo rispettare: noi siamo scelti dalle famiglie! Sembra un cosa banale, ma rende l’idea dello spirito che ci deve contraddistinguere. I genitori devono sapere a chi affidano i loro figli".

Chi non vorresti trovare dall’altra parte della cornetta?

"Il genitore che ti dice ho un bambino bravissimo. Mi piacerebbe molto che chi sceglie di iscrivere il bambino alla scuola calcio lo faccia per affidarsi alle nostre competenze e non per sperare di avere il futuro Messi. Il campo di calcio deve diventare una palestra di valori umani e sociali aperta a tutti, valori troppo spesso dimenticati in una comunità distratta dal consumismo e dall'individualismo. È importante che le famiglie non riversino troppe aspettative sui figli: una maggiore serenità nell’approccio allo sport garantirebbe maggiore piacere al gioco dei loro figli".

Il ricordo più bello?

"Penso di essere fortunato di ricoprire questo ruolo e di aver goduto della stima e della fiducia della Società e dei genitori. In realtà di ricordi ce ne sono tantissimi! C’è una cosa però di cui sono fiero ed orgoglioso: l’aver contribuito, a tenere in piedi questa realtà che è molto importante per il nostro comprensorio, assieme allo staff tecnico che ho voluto sempre altamente qualificato".

Quali sono i risultati?

"La società ha ottenuto sin da subito risultati importanti sul fronte scuola. Sappiamo di avere una responsabilità non di poco conto nei confronti tanto dei ragazzi che si sono iscritti quanto in quelli dei loro genitori. Abbiamo cominciato a cogliere i frutti di un progetto che si è posto sin dal primo momento di puntare sulla programmazione per la crescita dei giovani : non è un caso che le squadre agonistiche allievi e giovanissimi sono state in questi anni sempre ai vertici dei rispettivi campionati raggiungendo proprio in questa stagione il massimo risultato. Poi ci sono i numeri della Scuola calcio in costante crescita da tempo e che anche quest’anno hanno registrato un deciso aumento. Frutto del lavoro e dell’attenzione data a questo settore nel corso del tempo, Il merito è di tutti, certamente non soltanto mio… ho messo solo a disposizione la mia esperienza".

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