Il suo curriculum parla per lui. Gigi De Canio (nella foto di Francesco Petrelli insieme al Presidente Stefano Ranucci) accetta una missione impossibile. "Difficile, ma non impossibile" precisa lui. Arriva in macchina insieme al presidente Stefano Ranucci e al collaboratore tecnico Filippo Orlando. Sguardo deciso, la prima impressione è di un allenatore esperto che sa pienamente dove è capitato e cosa lo aspetta.

Si comincia dalle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare: "Ho letto le dichiarazioni del patron Bandecchi che si scusava perchè il suo sogno era la Serie A e invece si è ritrovato in questa situazione. Si è esposto e poca gente ammette i propri errori. Quando ho ricevuto la telefonata del presidente Ranucci ho ascoltato parole che solo le persone perbene sanno usare. Ci siamo conosciuti e sono convinto di essere in um ambiente giusto, dove c'è la volontà di programmare e fare qualcosa di importante per il futuro. Questa è una grande motivazione per il futuro. Terni è una piazza importante dal passato prestigioso, partecipare a un'impresa del genere mi fa solo piacere. Ho fatto tutte le categorie, quello che ho me lo sono guadagnato attraverso le imprese impossibili. Questa sfida è difficile ma anche stimolante dal punto di vista professionale. Noi allenatori abbiamo l'ego di pensare di risolvere le questioni più complicate. Se dovessimo retrocede, come ha detto il patron, c'è la volontà di risalire ed anche per questo ho deciso di accettare questa sfida".

Stefano Ranucci conferma la firma della convenzione per l'utilizzo dello stadio Liberati (oggi alle 16.30) e il superamento dei contenziosi riconducibili alla vecchia proprietà. Poi Ranucci, alle prese con un delicato decorso post-operatorio e che si opererà alla gamba a inizio marzo, smentisce la notizia della proposta di rescissione ad Albadoro e Varone: "Non mi risulta, abbiamo anche un nuovo allenatore da ieri quindi questa notizia è priva di fondamento". Il discorso passa sul versante tecnico: svincolati, moduli, recupero fisico e psicologico della squadra.

Che garanzie ha chiesto De Canio? "Sono persone serie e perbene, e questo mi ha convinto. Questa è la migliore garanzia. Ho una buona conoscenza della squadra perchè il calcio lo seguo. Anche per simpatia ho sempre seguito la Ternana. Qualche giocatore lo conosco personalmente, ma prima di prendere ogni decisione bisogna conoscere bene dal di dentro. Le garanzie sono la condivisione progettuale e la disponibilità della società di poter intervenire in qualsiasi ambiente e settore ci sia bisogno. Per il resto è bastata una stretta di mano. I loro interessi coincidono con i miei. Chi conosce la mia storia so che ho anche strappato dei contratti, come a Lecce dove non avevo una squadra da prendere. Mi piace trasmettere passione e sentimento. Il calcio è la cosa più seria delle cose meno serie".

Da dove si comincia? "I grandi risultati si conquistano insieme con la partecipazione dei tifosi, la forza e la voglia di crederci, con la partecipazione della stampa ad aiutare di vedere le cose belle e sottolineare quelle meno belle in maniera costruttiva più che polemica. Se ci mettiamo tutti del nostro possiamo farcela. Non è un'impresa disperata, è molto difficile ma non è disperata".

Nello staff di De Canio non ci sarà come noto Giovanni Pagliari mentre torna come preparatore dei portieri Gobattoni. Con il nuovo tecnico ci sarà Filippo Orlando collaboratore tecnico e Giovanni Petralia preparatore atletico. Anche Roberto Borrello sarà nello staff, tutti gli altri torneranno nella Primavera con Mariani.

Si parla di mercato e svincolati. De Canio è uno a cui piace essere coinvolto: "Se ci metto la faccia voglio essere coinvolto nelle questioni che riguardano la squadra. Ma in ogni società l'allenatore ha il diritto e il dovere di partecipa al lavoro di costruzione della squadra. Il mercato è finito il 31 gennaio, ma qualsiasi cosa di utile e importante si penserà di fare ci sarà la massima disponibilità. In generale posso dire che ho fiducia in questi ragazzi, mi sembrano una buona squadra che prende troppi gol. Bisogna conoscerli nel modo più veloce possibile, anche dal punto di vista della condizione psicologica. Non pensate che sul mercato degli svincolati si possa fare chissà che. Bisogna prendere la gente giusta dal punto di vista della motivazione e della condizione".

Il tempo per lavorare è poco. Sabato c'è il Bari, martedì si va a Venezia e la difesa della Ternana è la più battuta del campionato: "Se sapessi che c'è un modulo con cui non si prendono gol sarebbe un problema già risolto. E' la prima volta che trovo una squadra ultima ma che fa tanti gol, e ne subisce anche tanti. Ho sempre avuto il problema opposto. C'è sicuramente un problema di equilibrio, magari si è lavorato più su alcuni aspetti che su altri. Devo capire la condizione psicologica dei ragazzi. E' una squadra giovane dove anche lo scoramento per la mancanza di risultati alla fine incide sulle prestazioni".

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