I biancorossi faticano molto, ma portano a casa un risultato importantissimo, quasi decisivo per la salvezza. Sui tre punti c’è la firma di Gianluca Polidori, attaccante ritrovato dopo il lungo calvario susseguente un infortunio. Il gol, bellissimo, si materializza dopo 82’ ed esattamente quando erano trascorsi due minuti da un errore clamoroso dello stesso giocatore, su un pallone, abbastanza facile, spedito oltre la traversa da non più di tre metri dalla linea di porta. Probabilmente a Polidori vanno poco a genio le cose facili, visto che, subito dopo, si avventa sulla sfera calciata da La Cava, ruba il tempo al difensore convergendo verso il centro, spara una bordata a giro che manda la sfera nell’angolo alla destra del portiere. Una rete per far risalire le quotazioni di una partita non bella , infarcita dagli errori grossolani commessi dai ventisette visti all’opera sul terreno di gioco . Ma c’era l’importanza della posta in palio a togliere la tranquillità necessaria a soddisfare i palati fini, con l’aggiunta di un vento forte e fastidioso a incidere fortemente sulle traiettorie per trovare una giustificazione. Pochissime le occasioni da rete, bravo Sganappa sulla conclusione velenosa di Salvucci poco dopo la metà del primo tempo e anche fortunato, quattro minuti dopo, quando, Sisani mancava la correzione sottomisura sul traversone dello stesso Salvucci. Sulla strada dell’Orvietana ancora Dini, il direttore di gara, che negò un penalty evidente nella trasferta di S. Maria degli Angeli, ripetendosi, oggi, su un fallo ai danni di Cotigni, con il piede d’appoggio agganciato da un avversario all’interno dell’area di rigore allo scadere dei primi 45’. Il trend degli errori non subiva soste neanche nella ripresa, almeno fino all’ingresso di Mouha, a dare significato diverso alla partita. Quale primo segnale il diagonale di La Cava a fil di montante, seguito dall’occasione mancata da Polidori. Poi il gol, a riscaldare i coraggiosi supporter in un pomeriggio glaciale.

Foto Orvietana Calcio (pagina facebook)