"Ringrazio il Milan che mi ha dato questa opportunità, la Ternana che torna a chiamarsi così, l'Unicusano, mister De Canio che conosco da quando ero un giovane calciatore nel Pisticci e posso dirvi che doveva venire a Terni già lo scorso anno prima di Gautieri, poi la cosa non andò in porto per motivi burocratici". E' passato un anno ma è il Danilo Pagni che ricordavamo. Sicuramente più in forma e decisamente più glamour. Ma trasuda passione e conoscenze in ogni parola che snocciola al fianco del Presidente Ranucci che di tanto in tanto lo interrompe: "Forse De Canio non è arrivato prima perchè non c'era quel feeling che invece ha trovato con noi".

Il solito Danilo Pagni insomma, garbato ed entusiasta al pensiero di cominciare. Solo un sassolino si toglie il nuovo ds che in realtà è un cavallo di ritorno: "Nemmeno un sms di ringraziamento per me e Liverani dalla vecchia proprietà". Il sassolino, bello grosso, se lo toglie anche Ranucci nei confronti della stampa: "Ringrazio la passione che c'è in tutti voi, in qualche giornalista un po' meno" forse con riferimento a un articolo comparso sul Messaggero che raccontava delle pessime condizioni in cui ha versato il manto erboso del Liberati: "Forse pensate che siamo arrivati ultimi per l'assurdità del campo".

Tornando a Pagni, si comincia dal passato: "Abbiamo condiviso sei mesi bellissimi, come sapete sono un autentico. Non mi piace apparire, sono un decisionista ma sempre con l'avallo della società. Questo è un momento difficile, si può ripartire dalle motivazioni che ci ha dato il proprietario dopo l'Avellino con la fiducia rinnovata al Presidente. Sono felice di lavorare con De Canio, l'ho conosciuto quando ero un giovane calciatore al Pisticci".



L'obiettivo non è più una salvezza disperata ma un immediato ritorno in Serie B: "Proprietario e presidente ci hanno chiesto di riporare la Ternana dove merita, senza se e senza ma. Sapete quanto ci hanno messo Lecce, Pro Vercelli, Padova e Catania. Paragoni con la precedente esperienza non si possono fare. Quello che sarà difficile sarà ripartire da una società che ha 21 tesserati, ma secondo me con la forza supereremo anche questo scalino. Gli spifferi dicono che la lista degli over sarà ancora più bassa, e quindi non possiamo mettere 28 persone in 14 posti, questo è ovvio".

Alla domanda su quale sarà la linea, e soprattutto quale sarà il futuro dei gioielli Tremolada, Carretta e Montalto, irrompe ancora il Presidente Ranucci e risponde lui per conto del ds: "Non è detto che la società dovrà provare a trattenerli con uno sforzo, magari vorranno rimanere loro a tutti i costi, qualcuno ce lo chiederà. Non stiamo tentando di incatenare qualcuno, e non credo nemmeno che i 21 contratti ci fermeranno: non è che se non ce ne liberiamo non faremo mercato. Abbiamo avuto incontri importanti già, ma i 21 contratti riguardano solo noi dietro la scrivania. Noi dobbiamo preoccuparci di quel puzzle con la bella immagine, nè dobbiamo trattenere con le catene chi vuole scappare, e a dire il vero non vedo tutti questi giocatori che cercano di scappare, anzi, molti si propongono".



Ci sono già le date del ritiro. Dal 12 o 13 di luglio una tre giorni a Terni, poi verso il 15 o 16 si partirà per il ritiro. "Ci piacerebbe non allontanarci - spiega Ranucci - per dare la possibilità ai tifosi di venire a seguire la squadra, e per dare la possibilità anche ai nuovi giocatori di vivere il calore di questo popolo".