“Può fare di più”, era la frase ricorrente usata dai prof nei colloqui con le famiglie, a spiegare il rendimento dello studente. I piloti orvietani impegnati ad Ascoli hanno fatto bene, ma poteva andar meglio. Che vuole essere solo da stimolo, perché, anche in questa cronoscalata si è osservato che le potenzialità non mancano. Importante è crederci e le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare. Estraneo al ragionamento, almeno oggi, Filippo Ferretti, primo di classe, primo fra gli Under 25, una manche con record del tracciato ascolano, migliorato di circa 7 secondi. Veramente una giornata da ricordare per il ventenne orvietano, che è bravo, riesce a dare continuità ai suoi risultati, non si monta la testa. Michele Fattorini è sempre fra i primi cinque. Un riscontro più che incoraggiante, nonostante qualche problema alla macchina nella seconda manche, quella che ha precluso al giovanotto di Porano la possibilità di salire ancora più in alto. Va detto, ad ogni modo, che la forbice rispetto alla gara precedente si sta restringendo, segno che, macchina e pilota sono sempre di più in confidenza e il successo pieno è appena dietro l’angolo. Daniele Pelorosso ha fatto incetta di guai e potrebbe avere già saldato il debito complessivo con la scalogna. Sabato, subito un bel guaio al cambio, a seguire è ricomparsa l’elettronica a rovinare la trasferta marchigiana. Il terzo posto, nella graduatoria di classe, non lo soddisfa, pur ammettendo, sportivamente, che sarebbe stato veramente complicato sopravanzare Cimarelli e Sambuco, i due piloti giunti davanti. Veramente bravo Mattia Chioccia. Subito in confidenza col tracciato, si è imposto nel duello ravvicinato, a macchine uguali, Saxo 1.6 VTS, precedendo Lo Schiavo per 480/1000. Un’iniezione di fiducia per un ragazzo che non ama fare il passo più lungo della gamba e al quale piace invece programmare con razionalità e intelligenza. A podio anche Gabriele Bissichini, pure lui alle prese con qualche sensore galeotto. Il tempo di gara non lo appaga, ma il tempo disponibile per le ricognizioni lo giustifica ampiamente. Nella classe 1400 RS, la più numerosa, c’erano Valentino Polegri e Giulia Gallinella. Per nulla intimoriti, hanno ben interpretato il percorso, con Valentino a mettere subito alla frusta la Peugeot 106 preparata dalla Mocetti corse, inserendosi, di prepotenza, a un’incollatura dai migliori tre. Giulia, alle prese con una vettura rinnovata di cui non conosce ancora tutti i segreti, è riuscita a essere davanti a ben sei avversari, migliorando di oltre cinque secondi il tempo dell’anno scorso. Bene, anche l’eterno ragazzo, Massimo Mocetti. Non avendo riferimenti, si è subito affidato alla memoria di Michele, per l’occasione rimasto in panchina. Il sabato ha avuto problemi con il consueto sensore e con la pompa della benzina. Tutto ok la domenica, nella quale, gettato il cuore oltre l’ostacolo ha chiuso con un confortante quinto posto. La classe +3000 del gruppo A non era troppo numerosa. Leonardo Spaccino, pur attardato nella seconda manche, è salito sul podio, buon terzo. Luca Chioccia aspirava portare a termine una gara, priva di problemi. Ce l’ha fatta.

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