Fra i tanti cantieri, aperti e coordinati da Roberto Biagioli, quello dell’Orvietana calcio è nel gruppo dei più movimentati. C’è da ristrutturare la squadra e i tempi sono abbastanza stretti. Non siamo ancora all’utilizzo degli straordinari, se non per il d.s., Matteo Porcari, la cui QuickMemo è zeppa di note. Per la verità, con quanto già fatto la lista è abbastanza sfoltita: “Reparto difensivo e attacco sono sistemati. Adesso stiamo provvedendo a sistemare il centrocampo, dove l’unica certezza è Raffaele Cotigni, non essendo ancora del tutto chiare le intenzioni di Bernardini”. Il Presidente, tra l’altro, ha messo in essere una filosofia diversa, rispetto a quella dell’anno scorso, di cui è abbastanza chiaro il senso. Se, alle dipendenze di Riccardo Fatone figuravano nove under e tredici over diciotto, quest’anno sarà esattamente l’inverso. Saranno quindi un bel numero, pari a circa il 60% della rosa, i giovani provenienti dal settore giovanile cui sarà data la possibilità di mettersi in luce nell’Eccellenza regionale. Un atto importante e, a quanto affermano i responsabili, non azzardato, perché l’ultimo campionato juniores, terminato ad un passo dall’affermazione finale, ha messo in luce ragazzi di buona prospettiva. I più grandi saranno, come detto, nove e le caselle riempite sono già cinque. Andando per anzianità di servizio, il primo è Riccardo Missaglia, attaccante umbro di Città di Castello, con un palmares di grosso riguardo. Segna abbastanza e possiede i movimenti giusti che creano spazi importanti ai compagni che gli stanno intorno. Giacomo Massetti (29) sarà il secondo portiere, oltre a fungere da chioccia per l’emergente Sganappa, poiché occuperà anche il ruolo di preparatore dei numeri uno. A proposito di portieri, è un vero peccato che l’Orvietana, dopo aver promosso e lanciato giovani di talento per molti anni, si venuta a trovarsi senza ricambi generazionali in un ruolo importante quanto delicato. Marco Annibaldi, classe ’93, esperienze in serie D ed Eccellenza, ultima delle quali con la maglia della Subasio, sarà uno dei due centrali. Lo affiancherà Gian Filippo Pulci, ’94, siciliano di nascita e parmigiano d’adozione, città, dove ha mosso i primi passi nel mondo del calcio. E’ un mancino, ma si adatta bene al ruolo di centrale e pure lui, prima di approdare a Cannara nell’ultimo campionato, ha militato con continuità nel nazionale dilettanti. Dicesi che interpreti il calcio con grande professionalità e sia sempre pronto a sacrificarsi per la causa. In Lorenzo Liurni, ternano, punta esterna di 24 anni, ha piena fiducia Riccardo Zampagna, già suo allenatore a Trestina. La stima è ricambiata dal giocatore, che considera il neo tecnico biancorosso padre e fratello. Adesso, per l’uomo di fiducia del Presidente arriva la parte più delicata e intrigante del progetto: fornire l’Orvietana di una linea centrale priva di giocatori magari cresciuti calcisticamente con determinate caratteristiche e presi perché si adattano bene a ricoprire anche altri ruoli. Malintesi di questo genere possono essere messi nel conto, importante fare tesoro di qualche equivoco.