Sette nuovi, quattro i confermati. Questi i numeri della nuova Orvietana, che ha chiuso ufficialmente la campagna di rinnovamento già annunciata. Chiaramente la quota non tiene conto degli under, che restano obbligatori, ma si rifà ai giocatori più utilizzati da Fatone. Il poker dei già biancorossi comprende Sganappa, Frellicca, Cotigni e Polidori. Dopo quelli di Annibaldi, Pulci, Missaglia, Massetti, Liurni, gli ultimi nomi nuovi sono Eridion Dida e Matteo Idromela (foto lanazione.it). Ambedue centrocampisti, con preferenza per i ruoli di centrale e quello di mezz’ala, portano centimetri ed esperienze maturate nel Campionato Nazionale Dilettanti. Idromela, ventiquattrenne, ha già messo assieme 150 presenze. Dida, che di anni ne ha ventuno, ha collezionato 50 gettoni, vestendo le maglie di Città di Castello e Sansepolcro. Idromela, nato sui castelli romani, è cresciuto calcisticamente nell’Arezzo, è poi arrivato alla prima squadra degli amaranto toscani. Per tutte e due l’ultima stagione non è stata troppo fortunata. Dida è retrocesso col Sansepolcro, Idromela è reduce da un serio infortunio al ginocchio. Dopo l’incidente non ha più partecipato a partite ufficiali e c’è una clausola nell’accordo che ne prevede la risoluzione anticipata nel caso perdurino i problemi fisici. Evento che non si augura il d.s. Matteo Porcari, pronto a scommettere sulle qualità, definite eccellenti del giocatore. Allo stesso modo punta su Dida, albanese d'origine, già maturo anche per le esperienze, sempre in serie D, in Sardegna. Porcari tiene a sottolineare come gli acquisti siano rimasti abbondantemente nei limiti imposti dal Presidente Biagioli. Il tesoretto risparmiato sarà utilizzato solo in caso di necessità. E così Riccardo Zampagna avrà il suo bel daffare per amalgamare vecchi e nuovi, giovani e qualche maturo volpone. Per il ruolo di primo collaboratore ha fatto una richiesta precisa: Alessandro Baffo. I due si conoscono, la stima è reciproca. Zampagna, nel primo incarico da tecnico, guidò e vinse il campionato con il Macchie d’Amelia, dove Baffo segnava gol a grappoli. Alessandro parla molto bene dell’ex atalantino, che definisce persona diretta e molto competente: “Quando ha qualcosa da dirti, buona o cattiva che sia, non gira attorno all’argomento. Ne spiega le motivazioni e tu finisci sempre per concludere che ha ragioni da vendere. Inoltre, legge molto bene le partite e riesce a modulare l’assetto tattico anche in corso d’opera e, sempre o quasi, con risultati eccellenti. La mia attività professionale non mi lascia molto tempo, ma cercherò di fare del mio meglio, soprattutto per l’affetto che ho verso i colori biancorossi. Voglio anche chiarire che il mio percorso non prevede il desiderio di fare l’allenatore, ma, a Riccardo non potevo dire di no”. Lo staff, oltre Alessandro Baffo, comprende Lorenzo Fiani preparatore atletico, Giacomo Massetti allenatore dei portieri oltre che riserva di Sganappa. Assegnata anche la panchina della squadra juniores, dopo l’addio del bravissimo Valerio Zaganella, approdato a Grotte S. Stefano. Si accomoderà Gianfranco Ciccone, tornato all’Orvietana dopo la positiva stagione alla Vigor Acquapendente, coronata dalla salvezza.