Così Stefano Bandecchi intervistato da Radio Cusano Campus è tornato a parlare della vicenda legata ai ripescaggi in B.

Patron Bandecchi, parliamo dei ripescaggi. Le due sentenze danno ragione al Novara e, di riflesso, anche al Catania. Lei si è espresso nelle scorse settimane, poi non lo ha più fatto. Ora ha voglia di commentare questa situazione?

“A mio avviso è una situazione estremamente sgradevole e un gravissimo torto che la squadra della Ternana e la città di Terni stanno subendo. Il torto è stato quello di veder cambiare delle regole in corsa e queste regole cambiate in corsa ,sono cosi diventate incomprensibili : fanno sì che società che non dovevano neanche essere pensate per questo invito al ripescaggio siano poi le prime della fila per poter essere ripescate, società che hanno commesso delle irregolarità, degli illeciti amministrativi e degli illeciti sportivi. Queste situazioni sono state messe alla pari e attraverso due sentenze di due gradi diversi, due decisioni totalmente incomprensibili per qualsiasi persona di buon senso. Questo è un gravissimo sopruso che non subiremo rimanendo inermi.

Come ha intenzione di reagire a questo sopruso?

“Questa situazione non può passare inosservata. Mi dà molto fastidio, mi fa vedere l’Italia con un prospetto ancora più buio. Mi fa domandare in che mani siamo. Noi faremo tutto ciò che è legalmente possibile per poter controbattere, fino anche a chiedere l’interruzione dell’inizio dei campionati di calcio, sia di quello di serie C sia di quello di serie B. Noi faremo tutto ciò che è possibile per ottenere giustizia. Ritengo che in questo momento sia scoppiata una guerra, una guerra tra chi evidentemente concepisce il mondo in maniera naturale e giusta e chi solo attraverso mille scorciatoie arriva a certi risultati. Uso il termine guerra in maniera voluta. Credo che oggi qualsiasi tipo di situazione sia lecita per poter far valere la nostra ragione. Quando si subisce un torto infame e violento bisogna avere una reazione e la reazione non potrà mai farci passare dalla ragione al torto: noi avremo sempre ragione nella reazione che stiamo avendo in questo momento e quindi combatteremo questa guerra, come è giusto che sia, fino alla fine con tutti i nostri mezzi”.


C’è stato un principio, quello che voleva stabilire la Federazione italiana gioco calcio, secondo cui non si possono ripescare le squadre che hanno sbagliato in passato.

“C’è un principio chiarissimo e sacrosanto che diceva che le squadre che hanno commesso degli illeciti sarebbero state punite. Ma non in eterno. Veniva dato un tempo molto regolare: per un certo periodo a seguito di un illecito commesso non si potevano avere determinati benefici. Non era una cosa così punitiva, non è eterna, non è l’inferno. Ora si è cancellata questa regola: chi sbaglia e fa qualcosa di illecito non sarà più punito nemmeno per un secondo anzi godrà di un beneficio,il ripescaggio. Assurdo. L’illecito, che sia amministrativo o sportivo, ha in maniera diversa una grande gravità: con quello amministrativo mi tengo i soldi in tasca anziché pagarli a chi ha il diritto di averli, per la parte contributiva e stipendiale, e posso fare con quei soldi quello che voglio. Se sono bravo potrei anche guadagnare il triplo dei soldi sul mercato, se so operare in Borsa o se so che tipo di operazione fare. Posso trarre un vantaggio, anche di carattere economico, importante, a danno di altri o di tutta la società. Mi sembra chiaro che questo tipo di illecito va comunque sanzionato. Poi c’è l’illecito sportivo: qualcuno che di fatto ha imbrogliato nel risultato del gioco del calcio, della partita svolta sul campo verde. Di cosa stiamo parlando? Possiamo considerarlo lecito? Consideriamo lecito l’atleta dopato che si è fatto di qualche sostanza che gli permette di essere più forte degli altri? No, il dopato viene giustamente buttato fuori dalla competizione e viene sanzionato per un determinato periodo. Punto. Ora non capisco come possa passare inosservato che il mondo del calcio dopi con il denaro le proprie prestazioni. Qualcuno mi risponde che questo tipo reato è stato fatto anche in passato e da alcune persone non più presenti . È vero, me ne rendo conto. Però mi si dice anche che la Ternana non viene ripescata perché quello che si va a valutare del passato, ciò che si valuta è la società calcistica da quando è nata. Quindi per quanto riguarda le cose sbagliate, fatte male, allora il tempo non conta. Per le cose irregolari si guarda solo quello che è successo negli ultimi 15 minuti, per quanto riguarda le cose positive si guardano gli ultimi 100 anni. Questo non va bene: si guardino gli ultimi 100 anni o gli ultimi 15 minuti di tutta la storia calcistica. E non mi si dica che “chi c’è ora non ha commesso illeciti”. Va bene, ma anche nella storia sono stati commessi crimini di guerra che chi comanda ora non rifarebbe ma chi lo ha fatto mi risulta che per questo tipo di crimine sia stato giustamente punito per molti anni”.

In conclusione, mi sembra di capire dalle sue parole, patron, che qui non è solo in ballo la questione dei ripescaggi. Qui sono in ballo dei principi generali che lei ritiene siano stati completamente violentati, anche oltre la sfera calcistica.

“Lei ha usato le parole giuste. Io ritengo che siano stati violentati dei principi fondamentali. Il ripescaggio è un invito da parte della Federazione alle squadre che sul campo non si erano meritate il risultato, tanto è vero che per essere ripescati bisogna pagare anche 700mila euro a fondo perduto. Questo invito non si riceve perché si è belli, bravi e buoni ma perché si rispettano determinate requisiti . Requisiti che c’erano da diverso tempo, tutti ne erano a conoscenza. Noi eravamo i primi della lista, al massimo i secondi. Ci sono tre posti liberi e li abbiamo persi tutti e tre, due dei quali a vantaggio di società che hanno vinto evidentemente una causa, il Novara e il Catania. Ambedue hanno avuto delle problematiche, che non mi riguardano, che oggi non valgono più e che le fanno passare davanti a me. Per una storia fatta di anni, in cui sono state più di me in serie A, in cui hanno avuto più pubblico e tante belle cose. Peccato che nessuno stia più guardando quello che di negativo hanno fatto. Potrei anche dire che si sono succeduti in quelle squadre vari presidenti, vari direttori sportivi, vari allenatori, vari calciatori, varie persone che hanno contribuito a ottenere quei risultati nell’arco della storia calcistica di quella squadra. Queste persone vanno bene finché hanno fatto cose positive. Tutti quelli che hanno sbagliato qualcosa, fosse anche arrivare tardi a uno sportello per pagare un contributo, sono stati cancellati non esistono più nella storia di queste squadre . La Ternana che negli ultimi anni invece ha sempre lavorato bene, ma ha qualche dato meno brillante, è stata messa dietro".

Lotterà fino in fondo quindi per ottenere giustizia

"Noi però questa volta lottiamo per la nostra libertà, lottiamo per qualcosa che va oltre la Ternana stessa, lottiamo per un principio di giustizia che deve esistere e non possono venire ogni giorno a fare i maestrini e a raccontarci balle. Noi, qualunque cosa faremo, non penseremo mai di passare dalla parte del torto perché non esiste torto per chi difende la libertà, non esiste torto per chi difende delle cose giuste. Questi principi li porteremo avanti anche se qualcuno imbrogliato farà iniziare i campionati. Lo faremo perché così in futuro nessuno dovrà subire gli stessi torti. Mi ripeto, che nessuno provi a farmi da maestrino perché in guerra tutto e lecito e prima prima o poi qualcuno sanguina".

Patron quello che dice non le sembra una cosa violenta...

"No, la violenza è nel torto che noi stiamo subendo e come le ho già detto chi si difende non è mai nel torto qualunque cosa accada".

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