La scaltrezza di Polidori, il numero di Liurni, la caparbietà di Perquoti affondano la Narnese e proiettano l’Orvietana al secondo turno di Coppa Italia. Risultato finale 3 – 1, con gol della bandiera di Chiani, realizzato su palla inattiva, con l’involontaria complicità di una deviazione di Bernardini e una lettura errata di Sganappa. E’ la seconda affermazione nello spazio di cinque giorni, con un crescendo di condizione e di mentalità. E, comunque vada, si vede già la mano dell’allenatore, perché Zampagna dall’alto della sua esperienza e di una personalità che fa presa, spiega, si fa capire in quello che espone e ottiene, quale risultato, il pieno rispetto delle consegne assegnate. Lo fanno i più giovani, ce n’erano sette in campo per buona parte della ripresa, altrettanto i più anziani, con un mix che produce un gioco divertente, particolarmente apprezzato dal pubblico. “Non sarà sempre così – avverte il tecnico – ma, per il momento va bene, in attesa dei rientri di Cotigni, Idromela e dell’inserimento di Andrea Castelletti, punta centrale, classe 1999, cresciuto nelle giovanili del Perugia e successivamente nelle fila della Primavera di Bologna e Ternana. Il tecnico fa anche notare che si sbaglia ancora troppo, che in campionato sarà un’altra cosa e certe leggerezze non saranno ammissibili. La partita con la Narnese, come nelle previsioni, non è stata facile, con Polidori pronto ad approfittare del primo svarione di una coppia centrale non in grande giornata e Liurni eccellente nell’insaccare la palla nell’angolo lontano, su assist perfetto di Missaglia. Il quale, come Polidori, sta crescendo. Altrettanto bene la coppia centrale, perché Lispi e Annibaldi si vanno integrando e Dottarelli sta facendo altrettanto. Frellicca, ancora utilizzato a centrocampo, è nella fase di apprendistato, sono da sistemare le distanze, perché quando c’è da accorciare i movimenti non sono ancora all’unisono. Spettacolare la traversa colpita da Terracina, dopo un’inarrestabile discesa sulla fascia e un perfetto dai e vai con Missaglia. La lista dei marcatori è chiusa da Perquoti, predone di una palla mal controllata da Angeluzzi e autore di una conclusione vincente in diagonale, per nulla semplice.