Buon compleanno Ternana. Un compleanno complicato che cade nel pieno dell'assurda vicenda legata al ripescaggio. L'amore e la passione per i colori rossoverdi, però, non possono che unire i tifosi in un grande abbraccio collettivo per spegnere tutti insieme 93 candeline su una torta rigorosamente rossoverde.

Era il 2 ottobre del 1925 quando dalla fusione tra le due realtà calcistiche già esistenti a Terni, il Terni F.B.C. e l'Unione Sportiva Terni (la società dell'Acciaieria), nasceva ufficialmente la Ternana, che inizialmente continuò a chiamarsi con la vecchia denominazione Terni F.B.C. La prima partita ufficiale si gioca il 18 aprile 1926 ed è un derby vinto, per di più in trasferta: Perugia-Terni F.B.C. 1-3. Da quel momento e fino ad oggi il tifoso rossoverde ha imparato soprattutto che "semo nati pe tribbolà", condizione ineluttabile, condanna a cui nessuno può sottrarsi, tra alti e bassi che attraversano anni e decenni di storia.

Gioie e delusioni, retrocessioni e promozioni, l'eterno bomber Ostromann, la pista del Viale Brin, Franco Liguori e Romano Sciarretta, il Liberati inaugurato con i brasiliani del Palmeiras, le due stagioni in Serie A negli anni 70, il capitano Lele Ratti, la semifinale di Coppa Italia con discesa in C, Vincenzino tira la bomba D'Amico e il pranzo allo stadio di Domenico Migliucci, Lello Sciannimanico e Paolo Doto, Gambino-Bronzetti-Tobia, sor Rinaldo e i giocatori comprati e poi rispediti al mittente, Dio c'è e porta il 21 di Ciccio Grabbi, l'illusione del ritorno in A e la fuga di Agarini, il presidente Taddei, le rovesciate di Zampagna, quanti pulmi su a Cesena un giorno di cori e rigori. Ogni tifoso ha il suo pezzo di storia rossoverde da portare nel cuore.

Un compleanno reso complicato dalla totale mancanza di rispetto che le istituzioni calcistiche nazionali (in una situazione di vuoto di potere della Figc) stanno dimostrando non solo alla Ternana. L'ultima puntata della telenovela estiva è stata l'inammissibilità dei ricorsi da parte del Tribunale Federale Nazionale, che mette forse la parola fine sulle speranze di ritrovare almeno attraverso le aule dei tribunali la serie cadetta. Mai dire mai, anche perchè la società è decisa ad andare fino in fondo. Intanto il ricorso al secondo grado di giustizia sportiva, la Corte d'Appello Federale, poi di nuovo il Collegio di Garanzia del Coni.

Nel frattempo, la società di Via della Bardesca sarà di nuovo al Tar il 9 ottobre e poi di nuovo al Consiglio di Stato l'11 ottobre. A questo punto l'obiettivo diventa ottenere un cospicuo risarcimento, perchè se anche la giustizia sportiva alla fine dovesse riconoscere le ragioni della Ternana lo farà non prima di novembre con evidenti, chiare e logiche difficoltà organizzative per cambiare lo stato delle cose: B a 19 e ricorrenti in C.

Ma nonostante un'estate che definire travagliata è riduttivo, e che avrebbe stroncato il morale di chiunque, il tifoso ternano - burbero e criticone tanto quanto viscerale e genuino - si è stretto nel momento di maggiore difficoltà intorno alla passione della vita. Perchè nonostante un sistema calcio da rifondare da capo a piedi che sta sacrificando sull'altare degli interessi di pochi le sorti di società e tifosi, la Ternana resta sempre il primo pensiero. Tanti auguri Ternana e un plauso ai tifosi, anche loro vere e proprie Fere.