Gabriele Gravina incassa anche l'appoggio della Lega di Serie B e si prepara a diventare il nuovo presidente della Figc nell'elezione prevista il 22 ottobre in cui l'ormai ex presidente della Lega Pro sarà l'unico candidato. Come riporta oggi la Gazzetta dello Sport, per essere eletto al primo turno Gravina avrà bisogno del 75% dei voti e tutto lascia pensare che ci riuscirà visto anche l'appoggio della Lega di Serie A oltre al cosiddetto fronte dei ribelli che sostengono Gravina dalla prima ora, ovvero Lega Pro, LND, AIA e AIC. Un plebiscito a cui assisteranno anche Giorgetti, Infantino e Malagò, attesi alle elezioni federali che si terranno a Fiumicino. Nell'incontro che si è tenuto ieri a Milano con la Lega B, Gravina ha ascoltato le istanze dei club cadetti su riforma dei campionati, con l'esigenza di stabilire per il prossimo anno il format a 20 squadre, e ancora sulla flessibilità dei contratti con i calciatori in caso di retrocessione, mutualità, pesi elettorali e giustizia sportiva. In un comunicato diffuso al termine dell'incontro, l'assemblea ha espresso apprezzamento unanime rispetto le rassicurazioni fornite da Gravina. Il format della B a 20 squadre per il prossimo anno significherebbe in questa stagione 5 promozioni dalla Serie C anzichè 4, dal momento che il format della B (4 promozioni e 4 retrocessioni anche nell'attuale campionato a 19 squadre) è stato confermato dopo le delibere d'urgenza con cui il commissario Fabbricini aveva dato il 13 agosto scorso via libera ai calendari. Piuttosto che diminuire le retrocessioni dalla serie cadetta, un eventuale compromesso potrebbe essere rappresentato da uno spareggio tra la perdente del playout salvezza in Serie B e la perdente della finale playoff in Serie C. Con l'elezione di Gravina e il ripristino della "normalità" in Figc, la riforma dei campionati dovrà essere varata dai 3/4 del Consiglio Federale.