Le Marche portano bene con Michele Fattorini che torna a occupare il posto più in alto del podio, Daniele Pelorosso che s’impone nelle classifiche di classe e di gruppo, Filippo Ferretti che è secondo, anche perché disturbato da una partenza ritardata. Gianpiero Olivieri, impegnato con le storiche, ha tenuto alti gli over, vincendo la classe 1600 nel 4° raggruppamento. Poi gli altri, tutti, quasi soddisfatti. Con il segno più troviamo Leonardo Spaccino, anche lui argento, Margherita Vezzosi che bagna la sua prima volta con il sensibile e progressivo ritocco dei tempi, sempre verso il basso. Il meno è per Giulia Gallinella e Valentino Polegri. Giulia, subito in sintonia con il tracciato è, purtroppo, entrata in conflitto con la pompa della benzina fin dalla prima prova. La 106 andava a singhiozzo ed era impossibile far meglio. Valentino riconosce d’essere stato tradito dal lungo periodo d’astinenza dalle competizioni. La macchina andava bene, ma ha commesso tanti piccoli errori che, sommati, ne hanno pregiudicato un piazzamento onorevole rispetto a quello ottenuto (6° posto). Il tempo staccato nella prima manche di prova aveva acceso le aspettative di Francesco Laschino. Prestazione non ripetuta in quelle seguenti, gara compresa. Ad ogni modo, anche per lui, vale il discorso della scarsa confidenza recente con le competizioni e il rapporto con una macchina, nuova per lui. L’affermazione di Michele Fattorini giunta un po’ a sorpresa, ripaga il pilota delle tante amarezze susseguitesi nelle ultime stagioni. Tra l’altro, anche a Sarnano la macchina l’ha fatto soffrire, con qualche problemino all’elettronica e il funzionamento del motore non ottimale a caldo. Era stato il più veloce anche nella seconda manche di prova, ma, la sera stava per riprendere la strada di casa, con il motore recalcitrante, nei test del dopo prova. Ha tenuto duro, bravura, fortuna e qualche disavventura capitata agli avversari, hanno fatto il resto. Daniele Pelorosso lo troviamo in testa alla classifica del campionato italiano nella classe E1 2000. E’ troppo presto, tiene a sottolineare, per farsi illusioni, ma sognare non è peccato. La macchina, curata da Kedda, factory tutta orvietana, non è ancora al top e anche a Sarnano ha denunciato qualche manchevolezza. I primi due posti, Luzzi e Sarnano, però restano e quando tutto sarà a punto andrà pure meglio. Filippo Ferretti, cronometro alla mano, è andato molto più forte dell’anno scorso. Vero che la sua Radical, curata adesso da Kedda, pesa qualche chilo in meno, certo, altrettanto, che la macchina è meglio bilanciata, permettendo al pilota di osare un po’ più. Da non sottovalutare l’inconveniente alla partenza, con Filippo già pronto davanti al semaforo e il brusco stop a disturbarne la concentrazione

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