Si è scusato del quarto d'ora in ritardo "per colpa di Tagliavento" e ha svelato che dopo le sei ore di chiacchierata con Leone "il direttore si è pure scordato di pagare il conto". Nel giorno della conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore della Ternana, Cristiano Lucarelli ha dispensato sorrisi confermando da una parte il classico gusto dei livornesi per la battuta e al tempo stesso ha già fatto capire come vede il calcio e come vuole che sia la sua Ternana.

"Potevate metterci il numero 9 però" ha scherzato mentre mostrava la maglia rossoverde con sopra il suo nome. "Ai miei tempi mi allenavo su campi dove il pallone rimbalzava che sembrava una palla da rugby, figuriamoci se mi lamento per i campi in sintetico o in erba naturale. Per come la vedo io ci possiamo anche allenare al parco cittadino" ha detto sulla preparazione che comincerà il prossimo 17 agosto. "Non ho una preferenza tra erba naturale e sintetico. Non vedo l'ora di cominciare. Anche se mi dovrò allenare nel parco comunale di certo non mi piangerò addosso. Ho sempre cercato di trovare soluzioni". Quanto c'è del Lucarelli giocatore nel Lucarelli allenatore? "Molto, voglio trasmettere quello che ho imparato da calciatore, dare tutto fino al 95° al fischio finale dell'arbitro".

Durante i nove anni di "gavetta volontaria" come l'ha chiamata lui ha imparato ad adattarsi e ora è pronto alla grande occasione. "Ho fatto un percorso partendo dal basso, spesso con società in difficoltà. Questo è stato un elemento di crescita notevole, soprattutto nelle difficoltà. Sono state tutte esperienze che mi hanno fatto crescere. Sono certo di aver trovato alla Ternana l'ambiente giusto, sano ed ambizioso. Abbiamo in comune l'ambizione di voler vincere un campionato". Allo stesso modo non fa differenza tra Girone B e Girone C: "Non ho preferenze, le sfide più sono difficili e più mi affascinano. Dobbiamo costruire una mentalità vincente e c'è bisogno di un lavoro aggregante in cui tutte le componenti debbano essere unite. Una mentalità che si sposi con quella della tifoseria".

Non parla di pregi e difetti della rosa attuale "per rispetto nei confronti del mio predecessore, che tra l'altro è stato mio compagno all'Atalanta, ed anche perchè lo scorso campionato non sono mai riuscito a battere la Ternana". Ma per vincere il campionato dice che "ci vorrà più gamba, gente in grado di dare degli strappi". Dovrà essere "una Ternana rompipalle capace di correre tanto ed esprimere un buon calcio". Riguardo al modulo: "Non sono un integralista, ho giocato 4-2-3-1 ma anche 4-3-3 e 3-5-2 in base alle rose che ho avuto a disposizione. Forse per la prima volta avrò la possibilità di pianificare con il ds Leone". E a proposito del ds: "Dovrà essere lui il fuoriclasse, è chiamato a compiere un miracolo. La Ternana rischia di essere sotto ricatto sul mercato per la norma sulla rosa a 22 giocatori".

Ma anche qui Lucarelli non cerca alibi: "Volevo 23 giocatori, quindi me ne mancherebbe solo uno. I giovani? Ne ho lanciati diversi, ultimamente Biondi e Capanni. I giovani bravi giocano, non c'è bisogno di una regola. Ho visto tanti giovani illusi dalla regola dei fuoriquota e poi l'anno dopo dover cambiare lavoro. E non c'è bisogno di una regola per far sì che un presidente in difficoltà spenda di meno. Così si impedisce di investire a chi è ambizioso". A chi chiede l'attaccante strutturato fisicamente riserva l'ultima battuta: "Se oggi mi avessero presentato qui come attaccante saremmo tutti più contenti. A parte le battute, di attaccanti forti fisicamente ne abbiamo, valuteremo parlando con loro quali sono le loro aspirazioni, i loro progetti. Voglio parlare con tutti. Da calciatore avevo compagni che inizialmente erano in lista di partenza, ma hanno dimostrato in ritiro di avere le motivazioni giuste per restare e ci hanno fatto vincere campionati".

foto Stefano Principi