Si è parlato della “Tessera del tifoso” e di memoria nell'assemblea pubblica organizzata sabato scorso da Curva Est e Centro Coordinamento Ternana Club, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Terni, nella sala riunioni del Centro socio-culturale "Romagnoli" di via Aminale. Relatori dell'incontro sono stati Lorenzo Contucci, avvocato romano tifosissimo della Roma; Giovanni Adami, avvocato del foro di Udine, esperto in legislatura da stadio e di vita vissuta in curva (è un ultras dell'Udinese) ed impegnato sovente nei processi a carico degli Ultrà della curva Sud del Milan; Valentina Cecchi, psicologa autrice di una tesi sul mondo Ultras (tradotta in più lingue) che sta presentando in giro per l'Europa. Tra le istituzioni presenti Massimo Carignani, presidente Coni Terni e l'assessore allo Sport del Comune di Terni Renato Bartolini. In sala anche Vincenzo Ferone, ex arbitro ed ex team manager della Ternana.

LA TESSERA BANCOMAT
Ad aprire gli interventi è stato Lorenzo Contucci, che è partito dall'incostituzionalità dell'art. 9 del decreto Amato e ancor di più della stessa Tessera, di cui per altro in concreto si sa ancora molto poco. Se non che, nelle intenzioni originali, c'è più che altro quella di vietarla a ogni tifoso che è stato o è attualmente destinatario di una diffida. Contucci ha sottolineato come questo strumento, che doveva essere facoltativo, sarà invece imposto alle società, altro che "Fidelizzare i tifosi, limitare gli incidenti e riportare le famiglie allo stadio" come sbandierato dal ministro Maroni. L'avvocato romano non ha mancato di spiegare cosa, in realtà, si nasconde dietro la Tessera: "Una carta di debito, una tessera prepagata, un Bancomat, che nelle parole del Ministero andrà a sostituire i biglietti nominali premiando i buoni tifosi con sconti e privilegi". In realtà però la Tessera non è solo un'operazione commerciale. "Al di là delle transazioni bancarie (0,50 euro a operazione, ndr) si cela tutto il discorso relativo alla tracciabilità, a come il tifoso si trasformi di fatto in una sorta di Bancomat ambulante a cui viene quasi imposto dove, come e con che cosa comprare".

PROBLEMA SOCIALE, GIURIDICO ED ECONOMICO
Per questo il problema della Tessera, secondo l'avvocato, è innanzitutto giuridico, ma anche sociale ed economico. "L'Osservatorio Nazionale si è trasformato in un Giudice degli Ultras, che si dovranno comprare la libertà. In una trasferta giudicata a rischio, la Tessera del tifoso darà diritto di acquistare comunque il biglietto, anche se in un settore diverso da quello Ospiti". L'incongruenza appare evidente. La psicologa Valentina Cecchi ha affrontato la problematica dal punto di vista sociale: obbligo e controllo. "Il tifoso occasionale non potrà più svegliarsi la domenica e decidere di andare all'ultimo momento di andare a vedere la partita". E ancora: "La Tessera deve essere iscritta alla società, che invia la documentazione alla Questura, che a sua volta dovrà mandare la richiesta al Ministero. Ci vogliono mesi, nelle migliori delle ipotesi, settimane. Peggio ancora per chi lavora all'estero, sarà costretto a organizzarsi per tempo". Poi la questione economica: "La carta può essere ricaricata soltanto in banca, e le banche il sabato e la domenica sono chiuse". Poi il raffronto con il modello inglese troppe volte tirato in ballo a sproposito: "Non c'è possibilità di scelta mentre invece in Inghilterra, dove la Tessera non è imposta, si può andare allo stadio anche senza". Infine il risvolto sociale: "Chi la Tessera non potrà averla sarà considerato 'Il Tifoso non ufficiale' ?".

CALCIO BUSINESS
Dal palco le domande e i chiarimenti richiesti da tanti tifosi, rossoverdi e non, visto che in sala erano presenti anche diversi esponenti di altre tifoserie. Contucci è così tornato sul concetto di 'famiglia allo stadio'. "Se non calano il prezzo dei biglietti sarà difficile. Non è nelle possibilità di tutti mentre una partita su Mediaset Premium si acquista con appena 7-8 euro". Contrarie sarebbero anche molte società medio-piccole del panorama italiano, anche di massima serie, "tranne probabilmente le grandi che sono ormai spa ed hanno un'ampia base di tifosi, con numerosi sponsor ed aziende collegate a cui interessa avere una clientela fissa e non un tifoseria. Tutte le altre temono al contrario un calo medio degli spettatori, con introiti diminuiti ed, in più, i costi di gestione dell'intero sistema Tessera.

ABROGAZIONE DELL'ARTICOLO 9
L'opera degli avvocati è anche di sensibilizzazione in Parlamento. E' stato Giovanni Adami a ricordare che in Parlamento ci sono tre proposte di legge per abolire l'art. 9. Nel mirino l'incostituzionalità delle varie leggi sui reati da stadio, sulla retroattività della Tessera (anche chi ha ricevuto una diffida in tempi molto lontani non potrà farla) e più in generale il fatto che gli Ultras siano più di tutte le altre categorie al di sotto delle garanzie di legge.
Innanzitutto dalle modalità per infliggere il Daspo (Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive) anche con una semplice denuncia e da scontare, in ogni caso, per tutta la durata del processo. Ma anche la flagranza differita di 48 ore che, ad esempio, non è in vigore neanche per gli omicidi. Per non parlare del rischio di "diffida a vita". Un esempio concreto, quello del derby di Milano in cui un gruppo di tifosi rossoneri era sceso al secondo anello per una lite con i cugini: tutti arrestati e processati, compreso un ragazzo che non aveva partecipato alla lite e che dopo quattro giorni di reclusione è stato rilasciato, ma a cui la Questura ha lo stesso interdetto la Tessera.

LA MEMBERSHIP CARD IN OLANDA
In chiusura un siparietto piuttosto simpatico. L'avvocato Adami ha spiazzato la platea confessando un peccato imperdonabile: "Ebbene sì, anche io ho una Tessera del Tifoso, quella della squadra olandese del Roda, fatta durante un viaggio in estate passato a guadare partite in mezza Europa per comprendere a pieno il fenomeno Ultras". Ma lì, come ha spiegato il legale, il concetto di Tessera, che non a caso si chiama Membership Card, è completamente diverso da quello che si vuole applicare in Italia. "Non è obbligatoria, mi è stata rilasciata contestualmente all'acquisto del biglietto, non ha finalità prettamente commerciali e soprattutto non serve per mandare i miei dati alla Questura. E' veramente una card di fidelizzazione, un aiuto al vero tifoso. Cosa che in Italia è stata completamente stravolta. In Italia la Tessera è 10% fidelizzazione e 90% schedatura, tracciatura e business. In Olanda è 100% fidelizzazione”.

MEMORIAL AMICI SCOMPARSI, IL VIDEO
Al termine dell'assemblea è stato proiettato lo short documentary: “Memorial Amici Scomparsi... e Gli Ultimi della classe”, realizzato da Lorenzo Pulcioni e da Lorenzo Marcellini, una visione tout-court del mondo e della vita Ultras ternana, a partire dal racconto del III° Memorial Amici Scomparsi, torneo organizzato come ogni estate dalla Curva Est in memoria dei tifosi che si sono spenti prematuramente, fino a tematiche quali repressione e Tessera del Tifoso. Il tutto corredato da interviste a tifosi, giornalisti e filmati delle partite (le finali si sono svolte al Liberati). Al comparire delle foto degli Amici Spik, Manga, Arci, ultime sequenze del documentario, lungo, sentito e commosso applauso finale.

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