Tre partite: nove punti, 8 gol fatti, solo 1 subito. Il Todi aveva chiesto a Vincenzo Conti una salvezza tranquilla ma, come si dice, l'appetito vien mangiando e anche se siamo all'inizio avere miglior difesa e miglior attacco del campionato ingolosisce anche i più inappetenti.

Il "Professore" fame di calcio ce l'ha sempre avuta. Da quando muoveva i primi passi nel Palermo fino a quando ha preso a dispensare geometrie e capolavori calcistici sui campi di tutta la regione. Poi la carriera da allenatore: Voluntas Spoleto, le giovanili della Ternana, ora il Todi, dove deve arrangiarsi tra mille difficoltà e la priorità non è certo la vittoria del campionato.

"L'obiettivo era la salvezza e continua ad essere quello - dice Conti - siamo competitivi e la cosa non mi stupisce considerati i ragazzi che abbiamo scelto per far crescere questo gruppo. La società ha dovuto fare i conti col portafogli, il discorso economico incide e purtroppo non abbiamo una rosa ampia, ma ci arrangiamo con quello che abbiamo. Soprattutto abbiamo badato al lato umano, cioè abbiamo scelto ragazzi che rispondessero a determinare caratteristiche e valori sul piano comportamentale, più che guardare solo al lato tecnico. Sono contento di avere ragazzi che ti danno il 100% sotto il punto di vista umano, è merito dei vari Schettino, Fornetti, Tarpani, Storti, Tascini e tutti gli altri se siamo dove siamo".

Rosa risicata perchè il discorso economico incide. A far tornare i conti non poteva essere che...Conti stesso. "Non possiamo andare oltre, speriamo di non patire eccessivamente infortuni e squalifiche. Se gli 11 titolari riescono a tirare avanti possiamo toglierci soddisfazioni. Abbiamo buoni ricambi a centrocampo ma davanti la coppia titolare è affiancata solo da ragazzi. Ripeto, il valore aggiunto in questo momento è lo spogliatoio e soprattutto la mentalità".

Vincenzo Conti è coadiuvato nello staff tecnico da un ternano doc, lui che ternano è diventato d'adozione. Si tratta di Stefano Pace, preparatore atletico, che non ha un compito facile con una rosa ristretta all'osso. E cioè quello di garantire che la squadra vada a mille senza spremere troppo le forze, che vanno dosate. Ma anche qui la grande saggezza ed esperienza del Professore diventa decisiva: "Se la parte atletica viene curata male si rischia di compromettere tutto il lavoro. Noi non abbiamo avuto il tempo di lavorare sulla forza, abbiamo dovuto ridurre le sedute in palestra perchè il gruppo si è costruito strada facendo. Abbiamo fatto una preparazione adeguata, per giungere in buone condizioni fino alla sosta, poi ovviamente faremo un altro carico. Diciamo che quest'aspetto è condizionato dall'andamento della partita. Se uno ha la fortuna di chiudere in vantaggio il primo tempo, poi nella ripresa può concedersi il lusso di aspettare e ripartire. Così si fanno meno sforzi e da fuori si appare anche più brillanti rispetto a chi deve spendere le energie per fare la partita e recuperare il risultato".

Infine due parole sul campionato. Chi vede favorite Vincenzo Conti? "Credo che alla lunga i valori di squadre come Città di Castello e Subasio verranno fuori. Hanno una rosa competitiva fatta di giocatori abituati a vincere. Anche il Torgiano mi sembra un complesso solido e compatto fatto di giovani di valore. Noi speriamo di essere la sorpresa e arrivare tra i primi 5-6 del campionato".

Intanto il Todi del Professore vive alla giornata e si gode il meritato primato.