L'indimenticato attaccante ex rossoverde del Liechtenstein, a 40 anni suonati (compiuti l'altro ieri), non vuol saperne di smettere col calcio. Ma anzichè segnare nella porta avversaria, adesso il suo compito è diventato impedire agli altri di farlo. Proprio così: Super Mario Frick, 133 presenze e 47 gol in maglia rossoverde tra il 2002 e il 2006, ha disputato i 90 minuti di Mosca con la sua Nazionale contro la Russia nella gara valida per le qualificazioni agli Europei 2016 in Francia giocando da centrale difensivo.

Maglia numero 10, fascia da capitano indosso, testa rasata per nascondere (forse) l'incombere della calvizia, Frick è apparso in splendida forma. Leader a tutto campo della sua squadra ha compiuto tanti interventi, alcune scivolate un po' rischiose e anche un paio di lisci. D'altronde il fiuto dell'attaccante non può certo tramutarsi in quello del difensore. Come quando, ad esempio, ha causato il rigore del 3-0. Ma ce l'ha messa tutta per fermare gli attaccanti di Fabio Capello ed ha retto fino al 93' prendendosi anche un'ammonizione ed ergendosi a stoico leader di una difesa che faceva acqua da più parti.

Il risultato (4-0 il finale) in fondo non era mai stato in discussione. Non nuovissimo al ruolo (si era già cimentato durante le qualificazioni all'ultimo Mondiale) Super Mario ha comunque scritto una pagina di storia del calcio. E non è un caso che l'impresa di Frick sia stata raccontata anche dai principali quotidiani sportivi nazionali. In una parola: fantastique!