Emozionata per la sua “prima volta” davanti a tante persone, soprattutto alunni, pronti ad ascoltare il racconto del suo gesto di fair play ma anche pronta a rispondere alle loro domande. Ruth Chebitok, l’atleta kenyota tesserata per l’Athletic Terni è stata premiata nella sala consiliare del Comune di Terni dall’assessore allo Sport Emilio Giacchetti. Per lei una targa, premio del gesto, raro nello sport di oggi, compiuto nella mezzamaratona di Pistoia. Ma soprattutto gli applausi dei ragazze della scuola media Leonardo da Vinci e del liceo classico Tacito arrivati nella sala per seguire il convegno su un tema particolarmente importante, “Il fair play nello sport”. E allora chi meglio di lei che a Pistoia ha rinunciato a superare l’avversaria, Claudette Mukasakindi, in preda ai crampi a pochissimi metri dal traguardo. “E’ stato un gesto istintivo – ha detto in inglese la 24enne kenyota arrivata in Italia da circa un mese – Claudette si meritava la vittoria e mi sono fermata in segno di rispetto. Ormai la gara l’aveva vinta lei e per me non sarebbe stato giusto superarla praticamente sul traguardo”. Rispetto negli avversari anche a costo di una vittoria, la prima della sua carriera. Un valore sempre più raro nel mondo d’oggi ed è forse anche per questo che ha fatto tanto rumore. Ma ancora comune in atleti africani come Ruth, che forse non è ancora “contaminata” dalla voglia di vincere a tutti i costi. “Non ho pensato al premio, a cosa stavo perdendo in quel momento rinunciando al primo posto. Per me era giusto che vincesse lei. E’ importante rispettare gli avversari”.
Non pensava certo ad un così forte impatto mediatico la piccola (è alta meno di 1.55) Ruth. Lei che peraltro sul traguardo, “ha quasi finto un infortunio, si è nascosta in segno di rispetto per l’avversario. Si è coperta il volto con le mani per non farsi vedere e si è fatta più piccola di quello che è” ha sottolineato il presidcente dell’Athletic Terni, Francesco Corsetti. “E’ stato davvero un gesto bellissimo ed è per questo che l’amministrazione comunale, a cominciare dal Sindaco Leopoldo Di Girolamo, ha voluto premiarla – ha detto l’assessore Giacchetti – Siamo onorati di avere in una società ternana, l’Athletic Terni che peraltro si mette sempre in evidenza per i suoi straordinari risultati, un’atleta come Ruth che porta in alto i valori del rispetto e della nostra città”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vice presidente del Coni, Moreno Rosati, che ha ricordato l’imporatanza di gesti come questo in uno sport sempre più orientato solo al vincere ad ogni mezzo. Il presidente regionale della Fidal, Carlo Moscatelli, ha poi aggiunto come il gesto della Chebitok “mi ricorda quello di Panetta ad un europeo dei 3000 siepi quando si fermò per aiutare Lambruschini, poi vincitore, a rialzarsi dopo una caduta. Prima di questa gara Ruth era un’atleta forte ma come tante altre, ora è grandissima atleta”. Il bel gesto di Ruth non è passato nemmeno ad un negozio locale specializzato nella corsa, Zona Olimpica, che ha voluto donarle del materiale sportivo per aiutarla così nelle prossime imprese a cominciare dalla prossima gara, la mezzamaratona di Agropoli.
La Chebitok ha infine risposto alle domande dei ragazzi ricordando fra l’altro come abbia iniziato a correre solo da un paio di anni e che sia arrivata in Italia da poco, a seguito della richiesta dell’Athletic Terni. Ha anche sottolineato “come durante l’High School il suo villaggio fosse lontano 9 km dalla scuola e facevo la distanza camminando o di corsa”. Un esempio da seguire anche dai nostri ragazzi. Il suo manager, Enrico Dionisi, ha poi invitato i ragazzi “a fare sport, ed a farlo in modo onesto, pulito, senza prendere scorciatoie di qualsiasi tipo. E, nel caso qualcuno vi proponga l’utilizzo di farmaci dopanti… Non abbiate paura: denunciate”.
Mentre alla richiesta di cosa le avesse detto la Mukasakindi dopo l’arrivo, Ruth Chebitok ha riscosso candidamente con un “nothing”. Niente…