A Pedavena vince Faggioli, ma gli orvietani presenti non sono stati, certo a guardare. Erano in cinque, Chioccia, Gallinella, Laschino F., Giovannoni e Pelorosso, ciascuno con propositi diversi. Mattia Chioccia era andato per chiudere la sua prima stagione di apprendistato, tirare le somme e quindi progettare la prossima, con obiettivo, a lungo termine, la partecipazione al CIVM. Venerdì ha debellato un attacco influenzale, sabato ha risolto un problema elettrico emerso nel corso della prima prova, domenica, nella prima manche di gara, ha staccato il tempo che si era prefissato. C’era tutto per migliorarsi di altri tre, quattro secondi, per rientrare nel gruppetto dei migliori. Progetto naufragato nel corso dell’allineamento, con la Saxo rimasta senza marce per un problema al cambio. L’ha, in ogni caso, presa bene, affascinato dalla bellezza della zona e dalla cordialità degli organizzatori. Anche per Giulia Gallinella si trattava della prima volta su un tracciato difficile e mai visto. Tra prove e gara si è migliorata progressivamente, conquistando il quinto posto in una classe particolarmente numerosa, nonostante un inconveniente nella seconda salita che le ha impedito di migliorare il tempo della prima. Quinta piazza anche per il compagno, Francesco Laschino. Confrontando i tempi, fra prove e gara Francesco è stato l’unico dei cinque ad avere un’alternanza nelle prestazioni. Quasi certo che non si sia trovato con la macchina, la stessa Mini con la quale aveva preso parte alla Castellana, o magari tradito dalla troppa voglia di fare. Resta il fatto di essere arrivato ad un passo dal record della classe nel 2016, a dimostrazione che le qualità ci sono e vanno gestite in modo saggio. Luca Giovannoni è andato fortissimo, conquistando la mattonella del secondo posto di classe, preceduto soltanto da Antonio Scappa, neo campione italiano del gruppo RS. La corsa di Pedavena, se doveva servire a chiarire i dubbi sull’integrazione tra la Mini e il pilota, in vista di una possibile partecipazione al CIVM 2018, ha avuto un esito soddisfacente. Superlativa la due giorni di Daniele Pelorosso. Subito veloce e davanti a tutti, ha poi proseguito sulla stessa falsariga. Più prudente, si fa per dire, nella prima ascesa, ha poi percorso a palla la seconda, infliggendo circa 8” al secondo classificato della classe E1ITA 2000. Ottimamente assecondato dalla Clio, preparata con gli amici nel capannone di Bardano, Daniele oltre ad essersi aggiudicato la vittoria di classe, si è piazzato terzo nel raggruppamento E1ITA, preceduto da una Subaru Impreza e dalla Delta Integrale di Sbrollini, entrambe + 3000 e davanti all’Audi Sr4, anche questa con motorizzazione oltre 3000 c.c. e 420 Hp.

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