Orvietano, ad un passo dai trenta, Federico Giulivi vanta il record d’essere il più giovane Commissario Tecnico italiano. Parliamo dello sport del motore, quello a quattro ruote, chiarendo subito come, le mansioni di un CT dell’automobilismo non abbia nulla a che vedere con quelle cui siamo abituati con il calcio. Nel mondo motoristico, il CT verifica che le macchine siano conformi a quanto richiesto dai regolamenti sportivi e ottemperino alla prescrizioni di sicurezza. La qualifica di Federico è adesso, Commissario Tecnico Nazionale, penultimo gradino prima dell’eventuale e auspicabile passaggio a Internazionale negli anni a venire. “L’obiettivo è quello – confessa – ma manca ancora qualche anno e una maggiore preparazione”. Per la verità qualche approccio c’è già stato come documenta la foto che lo vede in compagnia di Andrea Stella al recente GP di F 1 disputato al Mugello.
La passione del giovanotto per le quattro ruote ha radici profonde. Già da ragazzino, a casa si masticavano CV, il resto lo ha fatto la Castellana. “Proprio così – interviene – perché avere una corsa o un autodromo nella città dove risiedi, offre la possibilità per vivere il mondo dei tuoi sogni. Almeno per me è stato così”.
La scalata alle posizioni che contano è partita dal primo gradino. Sistemare le presse di paglia sul percorso di gara è un passaggio quasi obbligato. Fu così, anche per lui, come per tanti altri. Paolo Roselli, abituato a vederci lungo, lo iscrive al corso per Commissari di percorso, prima Licenza conseguita da Federico nel mondo dell’automobilismo sportivo. Siamo ancora ai tempi del puro divertimento ma in lui cominciano a profilarsi altri orizzonti. “Come si dice - afferma sorridendo”.
Quale primo obiettivo immagina la qualifica di Commissario Tecnico. Inizia, così, la parte in salita del tracciato che l’ha portato, da pochi giorni, a occupare una poltrona nella Commissione Velocità in Salita, quella che aggiorna e governa le cronoscalate.
Prima tappa è l’affiancamento, che significa seguire il lavoro di un CT, già abilitato, nelle svariate discipline delle competizioni. Un compito cui si presta di buon grado, che lo vede sui campi di gara di tutto lo stivale italico. Perché, tra gli innumerevoli pregi, Federico possiede quello della disponibilità, per tutti i luoghi e ore.
Passano tre lunghi anni, tanti ne servono per avere diritto all’iscrizione al corso per CT. Anche la costanza non difetta e, al primo colpo, supera l’esame abilitante al ruolo di Commissario Tecnico. E’ solo la prima fase, quella regionale, mentre, per arrivare a CT nazionale servirà altro tempo. Un altro triennio d’attesa e la possibilità tempo d’introdursi nella politica sportiva. Bisogna sapere che ACI, per la natura di Ente pubblico, svolge compiti istituzionali oltre a quelli sportivi demandati alla sezione sport.
Si candida, siamo nel 2016, alle elezioni per il rinnovo del Consiglio di ACI Terni. “Desideravo che la mia città, Orvieto, avesse un po’ più voce in ambito provinciale. Ne parlai, prima, con gli amici della Castellana e, spinto anche dal loro assenso, presentai la mia candidatura. Al tempo, il Presidente provinciale era l’on. Mario Andrea Bartolini, oggi scomparso. Aveva origini orvietane e, per questo, prese a cuore la mia posizione. Sono stati quattro anni che mi hanno arricchito, nel senso di avermi fatto conoscere il mondo della politica, comprese situazioni sulle quali, non sempre, mi sono trovato in accordo. Nel quadriennio ho avuto l’incarico di Fiduciario provinciale di ACI Sport”.
La sua battaglia per scardinare equilibri solitamente poco vantaggiosi per i cittadini e lo sport segna un altro punto a suo favore, anche per la capacità dimostrata nel muoversi in certi ambiti:” Guarda. Dico soltanto che a me non piacciono i sorpassi sulla meritocrazia. Finora, a ogni modo, rispetto ad altri ho potuto contare sul vantaggio dell’età. Difficile, nell’ambiente, trovare under 60 e, nel momento in cui la Federazione sportiva ha deciso per il ringiovanimento, ho avuto la fortuna di trovarmi nel posto giusto nel momento più favorevole”.
Schietto e sincero, come sempre, Federico, fresco delle cariche di V.Presidente ACI Terni e nuovo Fiduciario Regionale di ACI Sport, è arrivato, da pochi giorni, nella stanza dei bottoni:” Sono stato nominato a far parte della Commissione Salite di ACI Sport, organo tecnico e consultivo della Federazione. Si studiano le problematiche della disciplina, in questo caso le salite, si propongono alla giunta sportiva, organo deliberante, eventuali modifiche dei regolamenti, le gare candidate al CIVM, TVM ecc. Siamo, in pratica, i consulenti di chi decide”.
Curiosità. L’ambiente over come ha accolto il giovane under?
“ Inizialmente e il riferimento non è solo all’ultimo incarico, ha prevalso la diffidenza, almeno ai primi approcci. Una volta scoperti gli oggettivi riscontri a quanto dici l’atteggiamento si fa diverso”.
Cosa ne pensi riguardo alla nuova titolarità assegnata alla Castellana 2021:
“Sono cambiate denominazione e sostanza. Il discorso del campionato italiano a squadre dello scorso anno, anche per il COVID, era rimasto soltanto sulla carta e, comunque, difficile da realizzare. La titolazione 2021, nuova per la salita e che riprende quanto fatto negli ultimi due anni con i rally, fa incontrare, in gara unica, i migliori di ogni classe in tutti i gruppi. Quindi, essendo parecchie gare del CIVM valide anche per le classifiche TIVM, i migliori si troveranno in testa in entrambe le classifiche. Questo motivo e la dotazione premi messa sul piatto da ACI Sport fa sperare, con parecchie certezze, a una partecipazione qualitativamente e numericamente molto valida. L’idea ispiratrice è, quindi, ottima, altrettanto la posizione geografica della nostra città pe sperare in un’ottima riuscita. Le novità nascondono, a volte, qualche incognita ma non mi sembra il caso per la finale di Ottobre”.
Per te potrebbero sorgere conflitti d’interesse:
“Mah io sono, ufficialmente, fuori dall’Associazione già da qualche anno. Chiaro, però, che la passione per la gara di casa farà sì che una mano la dia, come tutti i colleghi che, durante la stagione, vengono a trovarsi nella mia stessa situazione”
Il Presidente della Castellana, Luciano Carboni, ha detto che, stavolta, l’organizzazione dovrà essere migliore di sempre:
“Vero. Avremo gli occhi di tutta Italia puntati addosso e la struttura dovrà essere veramente all’altezza”.

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