Finalmente si gioca per qualcosa d’importante. Arriva la Coppa Italia, seconda, in importanza, solo al campionato. Dopo tante prove e provini, al Moreno Gubbiotti di Narni, si farà sul serio. Nel bene e nel male, dietro alla Ternana, Orvietana e Narnese fanno parte della leadership del calcio provinciale. Hanno una storia gloriosa, entrambe hanno praticato a lungo la serie D, tutte e due lavorano tanto sui giovani, sono gestite da dirigenti abituati a fare il passo secondo la lunghezza della gamba. Il pubblico Narnese ama la fossa dell’ex San Girolamo, situato all’interno del centro abitato, ribattezzato l’anno scorso “Stadio Moreno Gubbiotti” per ricordare un grande Presidente. Probabilmente, anche per la facilità di raggiungere l’impianto, è solo il calore dei supporter a fare la differenza. Caldi e appassionati quelli narnesi, tiepidi e un po’ più neutri quelli biancorossi. Lo spettacolo, però, è affidato ai giocatori e le sfide tra rossoblù e biancorossi includono, sempre, momenti da ricordare. Anche per questo, Fiorucci si attende una partita “tosta”. Viene da pensare che la scelta dell’undici favorirà quello più collaudato, con giocatori che si conoscono, senza rischiare troppo con l’improvvisazione. L’Orvietana ha cambiato molto e alcune delle novità andranno sicuramente in campo, fin dal primo minuto. Beccaceci, Paletta, Annibaldi, Bianco e uno da scegliere fra Grizzi e l’ultimo arrivato De Vitis, potrebbero vedersi affidare le chiavi del reparto arretrato. A proposito di De Vitis, il lungo centrale ha militato nella Colligiana, dove gioca, adesso, Frellicca. Seguendo il filo ipotetico, ma anche logico, in mezzo al campo Dida, Cotigni e Locchi partono con qualche chance in più. Danieli sarà a capo del terminale offensivo, dove si collocherà anche Perquoti, giovane ma con più esperienza, oltre una seconda punta, sempre che il tecnico non ritenga dover aggiungere un centrocampista. Domenica, ore 16.00, sarà possibile verificare la bontà di tali supposizioni