Un'Orvietana poco lucida è costretta al pareggio interno dal Castiglione del Lago, in grado di recuperare per due volte lo svantaggio. I biancorossi hanno confermato le avvisaglie delle ultime uscite casalinghe. Suona il campanello d'allarme, ma a 7 giornate dalla fine il vantaggio sul Lama è ancora rassicurante (+7). Essere al comando dall'inizio del campionato comunque logora. Ne sa qualcosa anche Ciccone allontanato dall’arbitro poco dopo la metà del secondo tempo. A proposito della direzione di gara, quella di Oristanio non ha proprio convinto. Arbitraggio a parte, c’è poco da rimproverare alle due squadre per il fatto agonistico, molto, invece, su quello tecnico e della precisione, con il vento, a parziale giustificazione, che ha complicato le cose. Frola, palla deviata da un compagno in occasione del primo pareggio e penalty finale, ha effettuato una sola parata. Un po’ più impegnato Rossi, bravo in particolare sulla conclusione di Nicodemo a inizio ripresa e su quella di Greco dalla distanza. Due gol per tempo, quelli della prima frazione entrambi poco limpidi, con quello di Guazzaroni forse viziato da un fallo sullo sviluppo dell’azione, lasciato correre dall’arbitro L’altro, un calcio piazzato di Boldrini, sporcato, in maniera decisiva, dall’impatto della palla con un uomo della barriera. Pulito e chiaro il raddoppio biancorosso, destro preciso di Di Patrizi, subentrato a Proietti, e palla rasoterra infilatasi a fil di montante. Altrettanto, il rigore assegnato agli ospiti, provocato da un ingenuo intervento di Guinazu ai danni di Bura, che era sulla linea di fondo.