Trasformare le convenzioni in concessioni, superare le sperequazioni accumulate negli anni passati tra le società sportive che utilizzano gli impianti comunali e garantire a tutti lo stesso trattamento. E' quanto si legge nell'interrogazione alla giunta comunale presentata dal consigliere comunale della Lega, Federico Brizi: "Occorre trattare tutte le società sportive che utilizzano gli impianti comunali allo stesso modo e dare un quadro di certezze in maniera tale che le associazioni possano investire sugli impianti, risorsa pubblica anche per la loro funzione sociale" scrive il capogruppo del carroccio in consiglio comunale.

Oggetto dell'interrogazione sono gli impianti sportivi di cui è proprietario il Comune di Terni e la distribuzione delle risorse poco omogenea. L'affidamento in convenzione che si protrae da decenni ha portato alcuni impianti a versare in cattive condizioni rispetto ad altri: "Considerato che il Comune di Terni è proprietario di numerosi impianti sportivi, in particolare dislocati nei quartieri e nei centri minori - scrive Brizi nell'interrogazione - che queste strutture hanno visto nel corso degli anni, nella gran parte dei casi, l’affidamento in convenzione a società sportive o ad associazioni; che il rinnovo delle convenzione in alcuni casi si protrae da decenni; che il Comune in questi decenni non ha distribuito in maniera omogenea le risorse finanziarie sia sul versante delle manutenzioni straordinarie che degli ampliamenti e ammodernamenti; che pertanto lo stato di conservazione tra gli impianti è variegato, con impianti che sono in cattive condizioni; che esistono difficoltà oggettive per i soggetti gestori per eventuali investimenti diretti, per vari ordini di motivi: non conformità catastali; durate o scadenze delle convenzioni; elevati costi di manutenzione ordinaria, legati a bollette idriche e energetiche".

Se alcuni impianti hanno beneficiato di fondi per interventi di ristrutturazione, altri sono stati lasciati indietro. Brizi chiede una ricognizione e l'introduzione di un elemento di equità nelle risorse. E propone di equiparare le utenze delle strutture sportive a quelle degli altri edifici pubblici. "Sarebbe opportuna la trasformazione da convenzioni a concessioni per facilitare gli investimenti" conclude e poi chiede "un rendiconto degli investimenti effettuati negli ultimi vent’anni legati ad ogni impianto; se l’Amministrazione ritenga opportuno trasformare tutte le convenzioni in atto in concessioni con durata minima decennale; se possibile, stante l’alto ruolo sociale di questi impianti, equiparare le utenze delle strutture sportive a quelle degli altri edifici pubblici, abbattendo così i costi".

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