A Portimao Danilo Petrucci ci ha provato fino alla fine, accarezzando il sogno della prima vittoria in Superbike. Il ternano ha chiuso al terzo posto alla fine in Gara1 alle spalle di due mostri sacri della categoria: il turco Toprak Razgatlioglu e lo spagnolo Alvaro Bautista. Terzo in Superpole il ternano è partito di conseguenza dalla prima fila. Ha subito guadagnato il 2° posto e al quarto giro con un doppio sorpasso si è portato in testa. Ha condotto fino al nono giro, quando è iniziato il duello con Toprak, un duello con la BMW fatto di sorpassi e controsorpassi come all’undicesimo giro. Nella tornata successiva è stato superato dal turco, ma è riuscito a resistere a Van Der Mark, seconda guida della casa tedesca. Petrucci si è avvicinato ancora alla prima posizione, ma è rinvenuto alla grande Bautista e lo spagnolo a tre giri dalla conclusione si è preso la seconda posizione, resistendo di poco a Danilo sulla linea del traguardo. “Sono stanchissimo, stravolto, ma contentissimo - ha dichiarato a caldo Petrucci - perché per la prima volta sono stato davanti in Superbike. Ho spinto al 90 per cento, per le condizioni fisiche perché ho sempre dolore al braccio destro. Bautista ha avuto un gran ritorno, ma un podio con lui e Razgatlioglu è tanta roba. Dalla qualifica le cose sono andate molto bene, ho un buon feeling con la moto e ringrazio chi ha lavorato per metterla a punto a questi livelli”. Oltre al terzo posto in Gara1 e in Superpole Petrux si è preso anche il premio per il miglior pilota dei team indipendenti portando la Ducati del team Barni alle spalle di quella ufficiale e alla BMW di Razgatlioglu che ha festeggiato l’undicesima vittoria consecutiva.