Pescara-Ternana, prima del girone di ritorno e ultima partita del 2024. Scontro al vertice tra le due prime della classe (al netto dei 2 punti di penalizzazione senza i quali la Ternana sarebbe già campione d'inverno). La vigilia di mister Ignazio Abate comincia con la richiesta di replica alle dichiarazioni di Silvio Baldini, tecnico del Pescara, secondo cui comunque vada domani la sua squadra salirà in Serie B: "Non mi lascio trasportare da questi giudizi - dice Abate - mi è piaciuta molto la conferenza stampa di Fabio Tito che ha centrato il punto. Partita importante contro la prima della classe in uno stadio infuocato, ma non determinante. Ci arriviamo bene, la squadra riesce a mettere in campo quell'unione che fa la differenza. Il Pescara ha la stessa caratteristica, un'anima forte. Sarà una bella partita".

Maestrelli e Capuano come stanno? "Maestrelli si è allenato, Capuano e Tito li abbiamo gestiti verranno con noi e poi deciderò. Non abbiamo grandi certezze, vedremo come evolveranno questi acciacchi. Ma chi subentrerà darà il massimo".

Tanti infortuni dall'inizio della stagione pongono un problema sul sintetico dell'antistadio Taddei? Come infortuni muscolari siamo sotto media, le statistiche dicono che siamo la squadra che ha meno infortunati in generale. Ogni giocatore ha un suo storico soprattutto quelli con l'età più avanzata. So bene che gli acciacchi non vanno via, ma si muovono. Nell'antistadio ci troviamo bene, è casa nostra, quindi non abbiamo mai pensato di cambiare".

Il Pescara schiererà i tre attaccanti, sarà la solita Ternana? "Grande rispetto per gli avversari, giocatori di grandi qualità ma anche io ho a disposizione grandi giocatori e ragazzi di qualità. Ci giocheremo la nostra partita, super concentrati su quello che dobbiamo fare. Cioè mettere in campo quello che abbiamo preparato. Loro coprono molto bene la palla in tutte le zone del campo".

Manca Vannucchi, cambierà qualcosa nell’impostazione del gioco? "La possibilità di palleggiare dipende anche dagli avversari, è passata l'idea che sono un talebano per la costruzione dal basso ma non è così. Una squadra deve saper palleggiare quando è il momento, andare diretto quando è il momento. I dettagli domani faranno la differenza. Ma prima di tutto ci sarà da pareggiare il livello agonistico, ci sarà molta intensità e aggressività. Dovremo essere puliti dal punto di vista tecnico".

Partita con restrizioni e Ternana che non sarà seguita da tutti i suoi tifosi che magari avrebbero voluto: "Non voglio entrare in polemica, ma dispiace non avere al seguito la nostra gente al completo. Lotteremo e giocheremo anche per chi non potrà venire a Pescara".

Qual è la Ternana che fin qui è piaciuta di più e quella che è piaciuta di meno a mister Abate: "Spero che la migliore Ternana la dovremo ancora vedere. Mi è piaciuto il secondo tempo con l'Entella, la padronanza che abbiamo avuto a Perugia, vari momenti in cui la squadra si è espressa bene, anche con l'Ascoli. Questo è lo step da fare, leggere i vari momenti. Domani dovremo soffrire, ma dovremo soffrire da squadra e poi riprendere in mano la partita. Questo è padronanza, autostima, divertirsi in mezzo al campo. Tutte caratteristiche che sto vedendo. Dobbiamo andare là con il massimo rispetto, con il pizzico di timore che ti consente di tenere alta l'attenzione, ma senza paura e con la consapevolezza di ribattere colpo su colpo. In altri momenti la squadra non mi è piaciuta, ma se devo ripercorrere tutte le fasi ripenso ai primi giorni di San Gemini, quando le cose non riuscivano subito. Ma da qualche parte bisogna pur partire. Io sono felicissimo del nostro percorso".

C'è voglia di rivalsa nella squadra per la sconfitta dell'andata o andrebbe bene anche non perdere? "Non si può partire pensando che possono bastarci due risultati su tre. Noi andiamo in campo per vincere, rispettiamo la nostra gente che vuole vedere una squadra lottare. Poi ogni partita è a sè, con l'Entella è arrivato un pareggio importante per come è venuto. Ma ci saranno due squadre che andranno in campo per vincere".