Le prime due sconfitte con la squadra incompleta, poi la vittoria contro un Rimini in grandi difficoltà. "Adesso il Carpi è una sorta di prova del nove? Ricordo che il Carpi è stata la mia prima sconfitta al rientro lo scorso campionato. E' una squadra tosta, imbattuta, organizzata e ci sono giocatori di grande qualità come Cortesi. E' una partita difficile ma dobbiamo accorciare velocemente la classifica, sapendo anche che avremo due punti di penalizzazione".

Tante defezioni in difesa, pensa alla linea a quattro? "E' un percorso che stiamo cominciando a fare, ma non so se ancora siamo pronti. Cambia poco da 3 a 4, l'importante è l'occupazione degli spazi. Con Ndrecka e Balcot diventa con lo scivolamento di uno dei due una linea a quattro. Dipende anche dai movimenti degli avversari. Quando devo scegliere per infortunio non mi piace molto. Sapevamo di dover mettere in preventivo qualche rischio su Loiacono, mi dispiace per l'infortunio ma per fortuna oggi non vado a dormire con la preoccupazione di non saper come fare. La bellezza della squadra costruita da Mammarella è avere ragazzi determinati e doppi nei ruoli. Si è alzato il livello di competizione e abbiamo le alternative".

La metafora del sarto e dell'abito buono: "Siamo come il sarto che ha preso le prime misure, ma dobbiamo ancora fare le prove. Non siamo ancora la Ternana che vorrei per 90 minuti, il Carpi ci creerà sofferenza. Mi interessa vedere il cambio di attenzione che ci sarà nei vari momenti della partita. Ci sarà da soffrire e ci sarà da fare la partita. Domenica siamo partiti bene, poi c'è stata una disattenzione che ci ha complicato la vita. Dopo l'1-1 abbiamo sofferto, non trovavamo le lunghezze e questo mi ha dato fastidio. L'infortunio di Loiacono ha velocizzato anche l'altro cambio, ho optato per cambiare con le due punte ed è andata bene".

Perugia e Ascoli favorite secondo molte, a seguire in tanti indicano la Ternana. Che ne pensa? "Oggi ci sono squadre che hanno potuto lavorare con serenità, obiettivi e coraggio. Questo gap con alcune squadre lo abbiamo. Il campionato non si vince a ottobre, ma ad aprile. Obiettivo è avvicinarci più possibile alla vetta a febbraio, altrimenti sarà un campionato difficili ma ad oggi non possiamo dirlo. Quando guardo la squadra e l'aria che oggi tira è di ritrovato entusiasmo e di credere in quello che si fa. Oggi sono molto più positivo sul campionato che possiamo fare".

Il sindaco Bandecchi è venuto proprio in questa sala, com'è andato l'incontro? "Una riunione di grande motivazione. I ragazzi lo ascoltano volentieri, il sindaco sa trovare le parole giuste per far capire cos'è Terni e cosa rappresenta la maglia che abbiamo l'onore e la responsabilità di rappresentare nel centenario. Sta cambiando qualcosa, non succede in tutte le città di mettere il primo mattone per il nuovo stadio. Ha detto ai ragazzi anche la fortuna e la responsabilità che si trovano. In ordine alla cessione ha detto quello che sapete anche voi, che il cambio di proprietà è imminente".

Il centrocampo: "Proietti e Tripi sono i centrocampisti d'ordine, Garetto è un centrocampista tuttofare".

L'attacco: "Ferrante è uno di quelli che stuzzico più dall'anno scorso, devo capire se è stato più l'arrivo del sindaco o di Dubickas e Leonardi. Alexis è un ragazzo molto sensibile, in questo mese ha sofferto e la testa probabilmente non era solo sul campo. Ma si è sempre allenato bene, ha il comportamento giusto. Deve mettere fisicità, forza, corsa. Lui, Dubickas, Leonardi, Orellana sono giocatori che possono giocare insieme per caratteristiche".

Romeo fino ad oggi sembra fuori dai meccanismi: "Ha caratteristiche importanti, corsa, temperamento, inserimento. Può giocare esterno, a ridosso dell'attaccante, come terzo centrocampista. Devo essere io a metterlo nelle condizioni migliori per potersi esprimere. Non è un giocatore di palleggio, ma di attacco alla profondità".

D'Alterio: "E' una scelta tecnica per poter palleggiare meglio, ne ho parlato con Vitali ed è una scelta esclusivamente tecnica".

Pettinari: "E' un giocatore che ha manifestato la volontà di darci una mano, non era nelle nostre possibilità ed è evidente che siamo pieni come rosa. Dobbiamo capire anche come si evolve l'infortunio di Kerrigan, ma abbiamo la possibilità di fare un cambio e quindi Pettinari sta lavorando per mettersi al meglio e poi vediamo da qui a due mesi. Io spero che a nessuno succeda nulla, ma può succedere di tutto".