Le parole di mister Fabio Liverani alla vigilia di Ternana-Pineto (domani ore 14.30):

"La festa dei 100 anni credo debba essere un onore, i ragazzi devono sentirsi onorati e la responsabilità non cambia per quello che è l’impegno, che comunque non può cambiare se c’è la festa o meno. La crescita è anche questo, la maturità nel capire le situazioni senza farsi distrarre. Questa è la maturità che deve avere la squadra nella crescita, sia tra i giovani sia tra quelli più maturi. Serietà, concentrazione per fare una prestazione di livello importante e che porti a casa un risultato che sia solo la vittoria. Questo non vuol dire che può essere semplice, ma devi essere pronto con sacrificio ad andare a prenderla, perché nessuno ti regala niente in questo campionato. L'avversario? Va cancellata Ravenna come abbiamo cancellato le vittorie passate, perché non ci guardiamo troppo indietro. Il Pineto viene da tre sconfitte, ma sono state partite diverse, non è una squadra che non ha lottato, ciò non cambia l’attenzione e la concentrazione nella preparazione di questa partita. I ragazzi sanno che arriverà una squadra attenta, concentrata, che concederà poco e noi dobbiamo essere bravi a concedere ancora meno di loro e a sfruttare le occasioni che saremo bravi a crearci". LE CONDIZIONI DELLA SQUADRA "Ferrante ha saltato una settimana per colpa di quella botta in un periodo dove stava andando molto bene, lo ha un po' rallentato, questa settimana ha un po’ recuperato quindi si è allenato con la squadra. È sicuramente una priorità, lo è lui come gli altri attaccanti che stanno crescendo e che quindi possono ambire a un posto. Si può tornare a quel modulo, c’è anche Leonardi che sta crescendo come Durmush, è un modulo che possiamo riprendere con caratteristiche diverse. Anche Capuano è stato recuperato, così come Martella. I due attaccanti come modulo possono aiutare a fare la prestazione, ma non mi piace pensare al singolo, io credo che la prestazione vada fatta sempre nell’insieme probabilmente poi ci sono giocatori che si esaltano un po' più o meno in certe situazioni. Con i due attaccanti, diciamo, abbiamo certamente giocato meglio. Se fossimo ripartiti dal gruppo della stagione scorsa, già li conoscevamo e più o meno avevamo idea degli undici giocatori, di quelli forse ne sono rimasti quattro titolari e quindi gli altri sette vanno costruiti insieme, conoscendoli, capendoli ed è giusto che una squadra che cambia tanto come noi abbia il minutaggio necessario per capirli. Quando ho detto dieci partite circa con tutti in condizione, mi permette poi di capire piano piano l’ipotetico undici, ma la titolarità si deve mantenere, perché io non regalo nulla e dietro ci sono dei ragazzi che vogliono giocare. Ho tre dubbi, non sono tutti tecnici ma sono anche di partita, di condizione fisica".