Primo contatto con Andrea Bracaletti, da poche ore nuovo giocatore dell’Orvietana. Un accordo lampo, raggiunto telefonicamente con il Direttore, Francesco Iaccarino, come si conviene tra persone perbene. Perché Andrea, in questo momento, si trova a Trieste, insieme alla compagna che, tra una ventina di giorni darà lui la gioia di una splendida bimbetta. Il primo pensiero corre, all’unisono, ai Tornei di Natale dei primissimi anni ’90, di cui, mi dice, conserva ancora le cassette. A quei tempi avevo il piacere di improvvisarmi telecronista e ricordo molto bene quel ragazzino, già di una spanna sopra gli altri. Posso tranquillamente affermare di come Andrea non sia cambiato, nonostante i tanti anni lontano da casa, in una carriera che lo ha visto protagonista nel calcio dei pro. Tante le tappe, in ognuna delle quali ha sempre lasciato un ottimo ricordo. Perché è persona seria, con la testa sulle spalle, che sa decidere i passi del suo destino. Quindi, gli sportivi orvietani possono dormire sonni tranquilli, perché anche all’Orvietana cercherà di dare il meglio di sé, come sempre fatto. E’ giocatore duttile, partito dal calpestare la zona laterale e poi modulatosi in base alle esigenze e a ciò che chiede il calcio professionistico moderno. Il suo rapporto con l’Orvietana include anche il ruolo di giocatore simbolo, che dedicherà parte del suo tempo a frequentare le squadre dei più giovani, quale dispensatore di consigli e tecnica calcistica ai più piccini. In seguito si vedrà, intenzionato com’è a dedicare parecchio tempo alla famiglia, in questo primo anno di non professionismo. Indipendentemente dall’evolversi delle cose, quello messo a segno dall’Orvietana è veramente un bel colpo, assommando, qualità, orvietanità e attaccamento ai colori, sempre mantenuto da Andrea anche nei lunghi anni di lontananza. Chissà che questa stagione, post o quasi, pandemia non abbia a rivelarsi migliore delle aspettative. Speriamo.