“Un’occasione di confronto persa, l’ennesima, e uno scenario che non tiene conto della formazione professionale”. Così Ferruccio Taroni, presidente dell’A.N.DE.S., l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza, commenta il documento del ministero dell’Interno dal titolo “Organizzazione e servizio degli steward negli impianti sportivi. Deroghe al DM 13 agosto 2019”.

“L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive - spiega Taroni - ha finalmente recepito la necessità di dare continuità ad alcune figure come quelle del Delegato Gestione Evento, chiedendo di derogare sui limiti di età che il Decreto 19 agosto 2019 aveva sancito come inderogabili. Andes plaude al provvedimento che ha sempre valutato positivamente. Dispiace che si perda un’occasione di confronto con chi, come la nostra associazione, da anni opera sul territorio. Dispiace anche che si confonda la progettazione e realizzazione gestione dell’evento, articolato sui concetti safety-security-service, con la gestione della security, conduzione di sicurezza di un evento sportivo seguito dalle forze dell’ordine. Spesso le società sportive, rappresentate dal Delegato Gestione Evento ai tavoli istituzionali per la gestione della sicurezza dell’evento sportivo, trovano difficoltà a far capire a chi gestisce l’ordine pubblico l’importanza delle attività di marketing e di accoglienza che ogni club mette in campo. Sono proprio i professionisti che operano all’interno delle forze dell’ordine che spesso non vedono di buon grado la necessità di trovare un mediazione tra il controllo totale, il servizio e l’accoglienza.

La grande capacità professionale di queste figure è sicuramente orientata verso il contrasto la gestione del disordine pubblico e dei rischi che la possibilità di un disordine comporta. Il nostro obbiettivo invece è portare allo stadio tutte le persone che vogliono godere della partita e dare la possibilità a tutte le aziende che lo ritengono di ottenere la giusta visibilità in un evento sportivo.

Molti sono gli aspetti legati alla safety e al service che sono oggi molto lontani dalla cultura tipica di chi gestisce l’ordine pubblico. Giusto poter ridurre il monte ore di alcune materie che hanno caratterizzato la vita professionale di professionisti in varie materie (Antincendio per i vigili del fuoco con grado dirigenziale e progettisti L.818/84; ordine pubblico per forze dell’ordine con qualifica almeno di dirigente; giuridica per avvocati eccetera eccetera) ma deve essere fatto in modo strutturato, cioè potendo dare alle scuole di formazione un criterio per adottare la deroga applicabile, creando un sistema di richiesta di deroga che trovi un interlocutore certo e centrale che possa valutare in tempi brevi le richieste. Non può esistere che chi ha fatto servizio per anni all’ufficio passaporti, per esempio, possa approdare alla conduzione e gestione di una gara sportiva senza una adeguata formazione”. I modelli all’estero ci stanno insegnato l’importanza di valutare la criticità di piogge intense nei pressi dello stadio, e l’impatto di eventuali fulmini sulla safety degli spettatori e/o sulla sicurezza degli impianti dello stadio. Riteniamo che il bilanciamento di safety, security e service siano l’unica garanzia per realizzare un evento sicuro: quindi il DGE deve avere buona competenza delle tre materie, non potendo un solo tema essere sufficiente per portare a termine un evento sicuro”.

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